Tema Se al centro dell’Iliade è un tema (l’ira di Achille), al centro dell’Odissea è un personaggio, quell’Odisseo eroe della mêtis («astuzia») che non di rado sembra fornire un controcanto ironico e polemico nei confronti dei valori eroici celebrati dall’Iliade: sicché fra i due poemi è possibile riscontrare un articolato insieme di rinvii intertestuali che hanno fatto pensare all’espressione di una genuina rivalità ‘di scuola’ fra aedi iliadici e aedi odissiaci. Contenuto dei libri Libro I: Proemio e invocazione alla Musa; gli dèi riuniti in assemblea approvano la mozione di Atena, che intende garantire a Odisseo il ritorno in patria negatogli dall’ira di Poseidone; Atena travestita visita Telèmaco, che in Itaca sopporta le angherie dei Proci (i «pretendenti») radunati per ottenere la mano di sua madre Penèlope. Libro II: Telemaco indice un’assemblea e denuncia i comportamenti dei Proci; decide quindi di partire alla ricerca di notizie sul padre, che ormai da venti anni manca da casa; Libro III: Telemaco giunge a Pilo e incontra Nèstore, che non sa dargli notizie su Odisseo, ma gli narra il tragico ritorno di Agamennone. Libro IV: Telemaco giunge a Sparta ed è accolto amichevolmente da Elena e Menelao, che rievocano numerosi ‘retroscena’ della vicenda iliadica; intanto Penelope apprende che il figlio è partito, e i Proci macchinano un agguato ai danni di Telemaco. Libro V: gli dèi inviano Ermes presso l’isola di Calipso, dove Odisseo è bloccato e impossibilitato a tornare; sollecitata da Ermes, Calipso lascia che Odisseo parta su una zattera da lui costruita; ma Poseidone lo costringe al naufragio, e l’eroe approda semivivo sulla terra dei Feàci. Libro VI: dopo l’incontro con la figlia del re, Nausìcaa, Odisseo è condotta alla reggia e viene rifocillato. Libro VII: Odisseo è introdotto alla presenza del re Alcìnoo, a cui tace la sua identità, benché l’ospitalità offertagli sia ampia e generosa; Libro VIII: Odisseo si intrattiene ancora presso i Feaci, e ha occasione di mostrare la sua abilità nei giochi atletici cui viene sfidato; al canto dell’aedo Demòdoco, che rievoca i fatti di Troia, l’eroe non riesce a trattenere il pianto; Alcinoo gli chiede la sua identità. Libro IX: Odisseo si presenta, e ha inizio, nello stupore generale, il racconto in flashback delle sue peregrinazioni: i Cìconi, i mangiatori di loto (Lotòfagi), i Ciclopi e l’avventura presso l’antro di Polifemo. Libro X: Odisseo prosegue i suoi racconti: Eolo e l’otre dei venti, i Lestrìgoni che massacrano i suoi compagni, l’isola di Circe e la permanenza annuale presso la maga. Libro XI: Odisseo prosegue i suoi racconti: l’evocazione dei morti operata su consiglio di Circe, l’incontro con le anime degli eroi, fra cui Agamennone, Achille e Aiace. Libro XII: Odisseo conclude i suoi racconti: il congedo da Circe, le Sirene, il mostro marino Scilla e il gorgo di Cariddi, il furto delle vacche del Sole che causa la morte dei compagni, infine l’arrivo presso Calipso. Si conclude il flashback di Odisseo. Libro XIII: Odisseo è congedato dai Feaci, che gli permettono di giungere sino ad Itaca; da poco approdato, l’eroe incontra Atena, che concorda con lui il piano d’attacco ai Proci. Libro XIV: Odisseo incontra il fedele servo Eumèo, al quale si presenta come un mendicante girovago. Libro XV: Telemaco riparte da Sparta e sfugge all’agguato dei Proci; giunge a Itaca e si reca verso la capanna di Eumeo, dove nel frattempo Odisseo è stato trattenuto come ospite. Libro XVI: Telemaco e il falso mendico si incontrano nella capanna di Eumeo; mentre questi è inviato ad avvertire Penelope del ritorno del figlio, il mendico rivela la sua identità a Telemaco e gli illustra il suo piano per disfarsi dei Proci. Libro XVII: Odisseo ed Eumeo si recano in città; il falso mendico (riconosciuto dal vecchio cane Argo) elemosina alla tavola dei Proci, venendo da loro maltrattato. Libro XVIII: Odisseo, ancora in veste di falso mendico, è costretto a misurarsi nella lotta con l’altro accattone di Itaca, Iro, fra le risa dei Proci, dai quali subisce poi altre provocazioni e angherie. Libro XIX: il falso mendico incontra Penelope, che lo interroga sui suoi viaggi e non lo riconosce; lo riconosce invece la serva Eurìclea, nutrice di Odisseo, incaricata di offrirgli il rituale lavacro, ma l’eroe le impone di tacere. Libro XX: dopo una notte angosciosa, Odisseo prepara la strage; dalla sua parte sono Telemaco, Eumeo e il bovaro Filezio; i Proci godono il loro ultimo pranzo a spese di Odisseo, che essi credono assente. Libro XXI: ai Proci è stata proposta da Penelope la gara dell’arco: colui che riuscirà a tendere il grande arco di Odisseo, la avrà in sposa; i Proci falliscono nella prova; il falso mendico chiede di cimentarsi, e i Proci riluttano; nel frattempo Telemaco e i servi preparano il tranello. Libro XXII: Odisseo tende l’arco, e anziché mirare ai bersagli convenuti, fa strage dei Proci; risparmiato dalla vendetta è l’aedo Femio. Libro XXIII: Odisseo si fa riconoscere da Penelope, che lo mette alla prova per saggiarne l’identità; i due sposi si abbracciano e trascorrono la prima notte insieme dopo venti anni. Libro XXIV: le ombre dei Proci giungono all’Ade, dove compaiono ancora Achille e Agamennone; a Itaca, i parenti dei Proci chiedono giustizia, ma per intervento di Atena si giunge a una pacificazione. Caratteri e fortuna [Federico Condello]
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