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Aedo
(gr. aoidòs)
Derivato da aoidé («canto»), il termine ‘aedo’ indica genericamente un cantore che esegue i suoi canti accompagnandosi con uno strumento a corda, con particolare riguardo ai cantori omerici o preomerici (come rappresentati per esempio da Femio e Demòdoco all’interno dell’Odissea).
L’aedo è per essenza un improvvisatore, che adatta creativamente il patrimonio di temi e formule da lui memorizzato alle diverse occasioni del canto, che nel mondo omerico sembrano limitarsi a feste o banchetti regali, mentre in seguito si allargheranno sino a comprendere feste pubbliche e competizioni poetiche. In questo senso il termine ‘aedo’ è spesso opposto dai moderni a ‘rapsòdo’, il quale indica invece un cantore non creativo, che si limita a riproporre canti altrui: ma la distinzione non sembra trovare un solido riscontro nelle fonti antiche.
[Federico Condello]
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