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Molte altre parole vengono dal mondo anglosassone e spesso nella forma originale. Abbiamo così, nei primi anni del secolo, watercloset, da cui deriva la sigla WC per indicare i servizi igienici; weekend, detto anche «fine-settimana»; nylon, la nuova fibra che doveva rivoluzionare l’industria tessile. La lingua inglese ormai sta prendendo il sopravvento sul francese a cui si deve ancora qualche voce relativa alle ferrovie come wagon-lit («vagone letto») e wagon restaurant («vagone ristorante»), entrambi del 1905, e qualche altra parola come crumiro, che indica il lavoratore che si rifiuta di scioperare. Alcuni termini introdotti dal francese sono poi relativi a settori di tradizionale appannaggio della Francia: la cucina, che esporta macedonia, e la moda, che fa conoscere chemisier (< chemise, «camicia»), abito semplice tutto abbottonato davanti. La moquette (1917), che doveva conoscere un grande successo, e il dépliant (1933) mostrano che la Francia aveva ancora qualcosa da dire anche per quanto riguarda l’arredamento e lo spettacolo. Le altre lingue sono molto meno presenti. Interessa comunque sapere che antiquariato viene negli anni Venti dalla Germania, a cui dobbiamo anche composti del tipo tardo-gotico, tardo-romano (ted. spät-, «tardo»). Cattedratico, «professore universitario», è invece un termine spagnolo, mentre apparato, «complesso degli organi» burocratici e amministrativi, è una voce russa. Così come viene dalla Russia l’uso di chiamare «anni Venti» gli anni dal 1920 al 1930, che si diffonde a partire dal 1960. Gli anglicismi ormai non si contano più, soprattutto dagli anni Quaranta in poi. Così abbiamo i film western (1942); il chewing-gum, la gomma da masticare fatta conoscere dai soldati americani; la baby sitter a cui le madri lavoratrici cominciano ad affidare i propri figli. Boom, già entrato nell’uso nel 1931, diventa di uso comune con lo straordinario sviluppo economico degli inizi degli anni Sessanta. Il juke-box comincia a comparire nel 1950, i blue jeans, che diventeranno insieme alla coca-cola il simbolo della cultura occidentale imposta dagli Stati Uniti, nel 1956. Alcune locuzioni sono calchi dall’inglese, come ragazza-squillo (call girl), prostituta che si contatta per telefono (istituzione moderna che si diffonde nel 1954 prima ancora della legge Merlin che aboliva le case di tolleranza). Lo stesso si deve dire di cortina di ferro, espressione usata da Churchill nel 1946 con allusione alla separazione tra i Paesi dell’Europa orientale e quelli dell’Europa occidentale, e di guerra fredda (1948), che indica la tensione esistente tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Ancora all’inglese (sia pure con un contributo francese) si deve la diffusione di aggettivi in –ale come demenziale (1952), cioè «di incredibile stupidità», o direzionale (1956), «relativo alla direzione».
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