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I forestierismi provenienti da altri Paesi, invece, sono pochi. Sono germanismi di origine latina antisemita e obiettivo, è un ispanismo intransigente (1873), coniato per indicare i repubblicani federalisti. È un termine hindi, mediato dall’inglese, giungla; è portoghese veranda. Nirvana (condizione dovuta all’assenza di ogni sensazione), veicolato da Schopenhauer, è una parola sanscrita. Harakiri, il suicidio rituale che si pratica in Giappone, viene conosciuto grazie al Piacere (1889) di D’Annunzio. Abbastanza significativo il numero delle voci popolari provenienti da varie regioni. Sono piemontesi cicchetto, grana, arrangiarsi, bocciare; lombardo panettone; veneti vestaglia e ciao; napoletani cafone, camorra, omertà; siciliana mafia. Un fenomeno interessante è dato da parole che cambiano categoria grammaticale, in genere per influenza francese: così commerciante, industriale, domestico diventano sostantivi. Da segnalare la produttività di alcuni suffissi: –logia, che troviamo in glottologia e paleontologia; –oide, presente in termini scientifici: alcaloide, asteroide; –izzare, che si trova in termini burocratici modellati sul francese: centralizzare, monopolizzare, utilizzare; deverbali di derivazione immediata specie nel linguaggio burocratico: ammanco, spreco, consegna; composti di tipo imperativale: paracadute, paralume, schiaccianoci. Innumerevoli i nomi in –ismo che indicano atteggiamenti del pensiero. Questa è un’epoca, del resto, che vede nascere molti movimenti (non dimentichiamo che Capuana nel 1898 scrisse un saggio intitolato Gli ‘ismi’ contemporanei). Per designare chi appartiene a un gruppo o a un movimento si conia il termine in –ista: socialismo / socialista, comunismo / comunista, verismo / verista, impressionismo / impressionista. I sostantivi in –ista possono indicare anche chi esercita un mestiere (elettricista, pubblicista, specialista). Molto usato il prefisso in– negativo che troviamo in inesatto (Foscolo) e in impoetico (Leopardi). Legato al progresso scientifico-tecnologico è l’uso di alcuni prefissoidi greci che avranno un grandissimo sviluppo nel Novecento. Auto– si ritrova non solo in automobile, ma anche in autocommento (Carducci) e autogoverno; foto– non solo è il primo elemento di fotografia, ma forma anche altri composti come fotoincisione (processo di preparazione di cliché); lo sviluppo dell’elettrologia fa moltiplicare i composti con elettro– per cui oltre a elettricista di poco prima abbiamo elettrodinamica, elettrolisi, elettromagnetismo; lo stesso si può dire di tele– che compare in telegrafia, telefono, telegramma. Infine, si creano nuovi aggettivi derivati da sostantivi già esistenti, come risorgimentale (Carducci) e sensazionale (D’Annunzio), e si incrementa la serie dei sostantivi in –issimo che hanno inizio con Villani (amicissimo), come: banchettissimo, strennissima, veglionissimo.
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