
La Basilica e Giotto
Il giorno successivo alla canonizzazione, il 17 luglio 1228, papa Gregorio IX pose la prima pietra per la costruzione di una Basilica (cioè una chiesa) dedicata al santo e di un convento.
Fu scelto un terreno fuori dalla cerchia delle mura della città, senza abitazioni, in una posizione evidente.
Prima fu costruita la Basilica inferiore, una specie di chiesa sotterranea, a diretto contatto con la roccia del suolo, nella quale il 16 maggio 1230 fu trasportato il corpo di Francesco, e che da allora accoglie la sua tomba.
Poi fu innalzata, esattamente al di sopra, una Basilica superiore molto imponente, caratterizzata da grandi vetrate dai molti colori.
A partire dal 1253 i frati del convento utilizzarono le elemosine dei fedeli per realizzare la decorazione pittorica. Entro il 1322 entrambe le chiese avevano le pareti completamente ricoperte di splendidi affreschi.
Ancora oggi la semplicità della parte esterna rende ancora più incredibile la bellezza dell’interno, dove le luci colorate delle vetrate e la ricchezza degli affreschi creano uno spettacolo davvero unico.
Gli affreschi più celebri sono quelli realizzati da Giotto. Proprio qui ad Assisi questo artista rivoluzionò completamente il modo di dipingere dell’epoca, grazie al suo stile originale, ai suoi colori brillanti e alle sue composizioni vivaci. Giotto diede alle immagini la vita, il calore, il movimento, la naturalità.
Per prima cosa, egli affrescò le pareti laterali della Basilica superiore con le Storie di san Francesco: gli episodi della vita e della leggenda del santo sono “narrati” in 28 splendidi dipinti.
Poi, più esperto e maturo, realizzò altre due serie di affreschi nella Basilica inferiore, uno dedicato all’infanzia di Gesù e l’altro alle storie di Maria Maddalena. Essi sono ritenuti dei veri e propri capolavori.
Nei cento anni della realizzazione della Basilica furono chiamati a lavorare numerosissimi maestri, italiani e stranieri, come in un grande laboratorio all’aperto.
Tra i pittori ricordiamo Cimabue, il maestro di Giotto, della cui opera purtroppo oggi resta assai poco. E poi, dopo il 1300 due grandi pittori di Siena: Pietro Lorenzetti e Simone Martini, veri maestri di eleganza soprattutto nella scelta dei colori.
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