E ora leggiamo qualche testo sugli uccelli...

IL PETTIROSSO
Un giorno di primavera Mamma Orsa trovò un piccolo pettirosso in giardino. L’uccellino non sapeva ancora volare.
Mamma Orsa, allora, se lo portò a casa e gli preparò un nido vicino alla finestra.
Il pettirosso mangiava, cresceva, cantava. Presto imparò a volare.
Un giorno, però, l’uccellino era triste. Mamma Orsa se ne accorse e gli chiese: – Perché sei triste?
– Non so – rispose il pettirosso.
– Prova a cantare una canzone – disse Mamma Orsa.
– Non ci riesco! – cinguettò il pettirosso.
Gli occhi di Mamma Orsa si riempirono di lacrime. Prese il pettirosso e lo portò in giardino. Poi disse: – Ti voglio bene e voglio che tu sia felice. Vola via, sei libero!
Il pettirosso sbatté le ali e spiccò il volo verso il cielo. Adesso era libero di volare e si sentiva felice. Allora finalmente cantò una canzone.

E.H. Minarik, M. Sedak, La visita di orsacchiotto, Bompiani


LA NASCITA DI CIPÌ
Un bel mattino di primavera la passera sentì: cric, cric..., allora alzò le ali e vide che erano nati tutti e tre.
– Come sono felice – esclamò, e insieme al babbo passero spiccò il volo verso il cielo azzurro.
– Sono nati, sono tre!
Tornata al nido, li osservò attentamente: com’erano belli, anche senza piume, i suoi figlioli!
Uno, il più piccino, era il più birichino: sbatteva le alucce e si girava di qua e di là come se il nido fosse troppo stretto per lui. I fratellini facevano cip, cip, con garbo, lui invece gridava: cipì, cipì e non smetteva mai.

M. Lodi, Cipì, Einaudi