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Giovanni Boccaccio
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Griselda
gesti e negli atteggiamenti. Griselda si caratterizza
per tutto il racconto non per il suo dolore, ma per il
«fermo viso» e per l’imperturbabilità con cui tollera
ingiustizie, offese e violenze spaventose. Altrettan-
to fissa è la fisionomia di «matta bestialità» di Gual-
tieri, prototipo del nobile dispotico e spietato, pro-
tagonista di un vero e proprio
exemplum
negativo.
La
dimensione sociale
della narrazione risulta in-
vece più approfondita. Il marchese si sposa perché
i sudditi (cioè il suo ruolo) glielo impongono; sceglie
una donna del popolo per sottolineare che si sposa
per dovere, contro la propria volontà; prende Grisel-
da senza alcuna dote (anzi, simbolicamente «nuda»)
per sancire la differenza fra di loro, e proprio su que-
sta differenza gioca per giustificare agli occhi della
moglie le feroci prove che le impone (affermando per
esempio che se i suoi sudditi non vedono di buon oc-
chio una marchesa di origini plebee, mal tollereran-
no in futuro un marchese con un nonno contadino).
Il narratore stesso, del resto, indica la centralità del
tema sociale quando afferma, nella premessa, di
avere scelto un marchese per rispettare la tenden-
za degli altri novellatori, che hanno portato esempi
di «re e soldani e così fatta gente», ma subito chia-
risce con arguta ironia che Gualtieri è un personag-
gio negativo e che la virtù si incarna invece nella ple-
bea Griselda: in questo modo, Dioneo ribalta deci-
samente la prospettiva cortese. In chiusura, poi, il
commento torna ai toni beffardi congeniali a Dio-
neo, con la pesante allusione sessuale conclusiva,
ma ribadisce anche il carattere del tutto individuale
della virtù, svincolata da ogni collocazione sociale.
Dialoghi e descrizioni
L’elemento fiabesco della narrazione e il carattere
agiografico (simile cioè alle vite dei santi) della vicen-
da non impediscono a Boccaccio di manifestare an-
che in questa novella la sua
sostanziale vocazione
realistica
. Ne è un esempio la cura con cui vengo-
no descritte le diverse cerimonie che scandiscono
il ritmo narrativo: i riti del fidanzamento e delle noz-
ze (vere all’inizio, false nella parte conclusiva) sono
importanti testimonianze storiche, oltre che pagine
di grande efficacia rappresentativa, e rientrano nella
tradizione del «realismo cerimoniale» che caratterizza
i romanzi cortesi di Chrétien de Troyes. Anche i dia-
loghi si evolvono dal punto di vista stilistico secondo
precise regole sociali, per cui appena sposata Gri-
selda si rivolge al marito col «tu» e lui la chiama per
nome, mentre in seguito, col progredire del distac-
co fra loro, il marchese la chiama «donna» e dopo
il falso divorzio lei torna a usare il «voi» di rispetto.
Per comprendere
1
La novella di Griselda è costruita in maniera linea-
re, seguendo la successione logica e cronologica
degli eventi: dopo aver sottolineato nel testo tutti i
connettivi temporali (ossia le espressioni che scan-
discono i tempi della vicenda), individua e segna-
la le varie fasi della narrazione: l’antefatto; le noz-
ze; la situazione di quiete; le persecuzioni, distinte
nei diversi momenti; la rivelazione del vero scopo
di Gualtieri; il lieto fine; il commento del narratore.
Attribuisci a ciascuna fase un breve titolo.
Per analizzare
2
La novella di Griselda è collocata, nel
Decame-
ron
, in una posizione di rilievo: quale? Perché
questa collocazione è importante? A quali os-
servazioni critiche ha dato luogo?
3
La novella è stata accostata, per certi suoi trat-
ti, a diversi altri tipi di narrazione. Precisa sinte-
ticamente per quali aspetti essa ricorda la tra-
dizione degli
exempla
morali e delle narrazioni
agiografiche; e le fiabe popolari. Sostieni le tue
considerazioni con esempi tratti dal testo.
4
Nella novella confluiscono tutti i temi fondamen-
tali del
Decameron
: la fortuna, l’amore, l’ingegno,
la virtù. Spiega in che modo essi sono articolati,
facendo gli opportuni riferimenti al testo.
5
La dimensione sociale ha nella novella un’im-
portanza predominante. Spiega questa affer-
mazione tenendo presenti i diversi elementi ri-
conducibili al tema sociale (per esempio: la re-
lazione tra Gualtieri e i suoi uomini; la provoca-
zione compiuta da Gualtieri nello scegliere una
moglie plebea; i rapporti tra Gualtieri e Griselda
e così via).
6
Il fatto che la novella sia narrata da Dioneo è sicu-
ramente significativo. Per quali motivi? Quale fun-
zione hanno i suoi commenti nella storia narrata?
Per scrivere
7
L’atteggiamento «estremo» di Griselda si spie-
ga, sul piano sociale, con il rigoroso rispetto dei
codici tradizionali di comportamenti imposti ai
subordinati, codici che prevedono obbedien-
za assoluta della donna al marito e dei sudditi
al signore. Tuttavia lo stesso Dioneo (che è un
uomo della Firenze moderna e borghese e non
più dell’antica età feudale) manifesta indigna-
zione per lo spietato arbitrio di Gualtieri, e invi-
ta tutti a non seguire il suo esempio. Commen-
ta la storia da un punto di vista attuale, facendo
riferimento alla trasformazione dei modelli di re-
lazione sociale (ma anche, se credi, a vecchie e
nuove modalità di sottomissione e dispotismo).
Lavoriamo sul testo
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