Giovanni Boccaccio
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Griselda
L’imperturbabilità del
volto di Griselda è il
segno ricorrente del-
la sua fermezza d’ani-
mo.
La metamorfosi di
Griselda, che im-
provvisamente per-
de i connotati da vil-
lana e manifesta doti
da signora, dimostra
ancora una volta il va-
lore attribuito da Boc-
caccio all’individuo, a
prescindere dalla sua
origine e condizione
sociale.
La giovane sposa parve che co’ vestimenti insieme l’animo e i costumi
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mutasse. El-
la era, come già dicemmo, di persona e di viso bella, e così come bella era, divenne
tanto avvenevole
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, tanto piacevole e tanto costumata
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, che non figliuola di Giannu-
colo e guardiana di pecore pareva stata, ma d’alcun nobile signore: di che ella face-
va maravigliare ogn’uom che prima conosciuta l’avea; e oltre a questo era tanto ob-
bediente al marito e tanto servente
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, che egli si teneva
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il più contento e il più ap-
pagato uomo del mondo, e similmente verso i sudditi del marito era tanto graziosa
e tanto benigna, che niun ve n’era che più che sé non l’amasse e che non l’onorasse
di grado
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, tutti per lo suo bene e per lo suo stato
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e per lo suo essaltamento
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pre-
gando, dicendo, dove dir solieno Gualtieri aver fatto come poco savio d’averla per
moglie presa
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, che egli era il più savio e il più avveduto uomo che al mondo fosse,
per ciò che niun altro che egli avrebbe mai potuto conoscere l’alta virtù di costei na-
scosa sotto i poveri panni e sotto l’abito villesco
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. E in brieve non solamente nel suo
marchesato, ma per tutto, anzi
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che gran tempo fosse passato, seppe ella sì fare, che
ella fece ragionare del suo valore e del suo bene adoperare, e in contrario rivolgere,
se alcuna cosa detta s’era contra ’l marito per lei
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quando sposata l’avea. Ella non fu
guari
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con Gualtieri dimorata, che ella ingravidò
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, e al tempo
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partorì una fanciul-
la, di che Gualtieri fece gran festa.
Ma poco appresso, entratogli un nuovo pensier nell’animo, cioè di volere con lun-
ga esperienzia e con cose intollerabili provare
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la pazienza di lei, primieramente la
punse
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con parole, mostrandosi turbato e dicendo che i suoi uomini pessimamente
si contentavano di lei
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per la sua bassa condizione, e spezialmente poi che vedeva-
no che ella portava figliuoli; e della figliuola che nata era tristissimi
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, altro che mor-
morar non facevano.
Le quali parole udendo la donna, senza mutar viso o buon proponimento in alcuno
atto, disse: «Signor mio, fa di me quello che tu credi che più tuo onore e consola-
zion sia, ché io sarò di tutto contenta, sì come colei che conosco che io sono da men
di loro, e che io non era degna di questo onore al quale tu per tua cortesia mi reca-
sti». Questa risposta fu molto cara a Gualtieri, conoscendo
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costei non essere in al-
cuna superbia levata, per onor che egli o altri fatto l’avesse.
Poco tempo appresso, avendo con parole generali
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detto alla moglie che i sudditi
non potevan patir quella fanciulla di lei nata, informato un suo famigliare
70
, il man-
dò a lei, il quale con assai dolente viso le disse: «Madonna, se io non voglio morire,
a me conviene
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far quello che il mio signor mi comanda. Egli m’ha comandato che
io prenda questa vostra figliuola e ch’io...» e non disse più.
La donna, udendo le parole e vedendo il viso del famigliare, e delle parole dette ri-
cordandosi, comprese che a costui fosse imposto
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che egli l’uccidesse: per che pre-
stamente, presala della culla e basciatala e benedettala, come che gran noia
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nel cuor
sentisse, senza mutar viso in braccio la pose al famigliare e dissegli: «Te’, fa compiuta-
mente quello che il tuo e mio signore t’ha imposto; ma non la lasciar per modo che le
bestie e gli uccelli la divorino, salvo se egli nol ti comandasse». Il famigliare, presa la
fanciulla e fatto a Gualtieri sentire ciò che detto aveva la donna, maravigliandosi egli
della sua costanzia, lui con essa ne mandò a Bologna ad una sua parente, pregandola
che, senza mai dire cui figliuola si fosse
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, diligentemente l’allevasse e costumasse
75
.
49.
i costumi:
le abitudini.
50.
avvenevole:
dotata di grazia e disinvoltura.
51.
costumata:
signorile, bene educata.
52.
servente:
servizievole.
53.
teneva:
considerava.
54.
di grado:
volentieri, di buon grado.
55.
lo suo stato:
la sua salute.
56.
essaltamento:
prosperità.
57.
dove dir ... per moglie presa:
laddove sole-
vano dire che Gualtieri si era comportato da uomo
poco saggio prendendola in moglie.
58.
villesco:
contadinesco.
59.
anzi:
prima.
60.
per lei:
per causa sua.
61.
guari:
molto tempo.
62.
ingravidò:
rimase incinta.
63.
al tempo:
al momento giusto.
64.
provare:
mettere alla prova.
65.
la punse:
la provocò.
66.
pessimamente si contentavano di lei:
era-
no molto scontenti di lei.
67.
tristissimi:
essendo molto rattristati dalla
nascita della figlia.
68.
conoscendo:
perché capì, seppe.
69.
generali:
generiche.
70.
famigliare:
servitore.
71.
a me conviene:
devo, sono costretto a.
72.
fosse imposto:
era stato ordinato.
73.
come che gran noia:
benché un grande
dolore.
74.
cui figliuola si fosse:
di chi era figlia.
75.
costumasse:
educasse.
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L’apparente situazio-
ne di equilibrio (l’at-
teggiamento ammi-
revole della donna, la
felicità del matrimo-
nio, la nascita della
figlia) viene interrotta
dal malsano proposi-
to di Gualtieri: inizia-
no le persecuzioni di
Griselda da parte del
marito.
Le indicazioni tem-
porali scandiscono le
tappe del martirio di
Griselda, che si fa via
via più crudele...
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