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Giovanni Boccaccio
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Calandrino e il porco
La veloce ideazione
del raggiro corrispon-
de alla sua immedia-
ta e rapida attuazione:
inizia qui la sequen-
za dedicata alla pri-
ma beffa.
Come Brun disse, così fecero. Calandrino, veggendo che il prete non lo lasciava
pagare, si diede in sul bere, e benché non ne gli bisognasse troppo pur si caricò
bene
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: e essendo già buona ora di notte quando dalla taverna si partì, senza vole-
re altramenti cenare, se n’entrò in casa, e credendosi aver serrato l’uscio il lasciò
aperto e andossi a letto. Buffalmacco e Bruno se n’andarono a cenar col prete: e,
come cenato ebbero, presi loro argomenti
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per entrare in casa Calandrino
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là on-
de Bruno aveva divisato
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, là chetamente n’andarono; ma trovando aperto l’uscio,
entraron dentro e ispiccato il porco via a casa del prete nel portarono e, riposto-
lo, se n’andarono a dormire.
Calandrino, essendogli il vino uscito del capo, si levò la mattina; e come scese giù
guardò e non vide il porco suo e vide l’uscio aperto: per che, domandato quello e
quell’altro se sapessero chi il porco s’avesse avuto, e non trovandolo, incominciò
a fare il romor grande: oisé
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!, dolente sé, che il porco gli era stato imbolato. Bru-
no e Buffalmacco levatisi se ne andarono verso Calandrino per udir ciò che egli
del porco dicesse; il quale, come gli vide, quasi piagnendo chiamati, disse: «Oimè,
compagni miei, che il porco mio m’è stato imbolato!».
Bruno accostatoglisi pianamente
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gli disse: «Maraviglia che se’ stato savio una volta
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!».
«Oimè» disse Calandrino «ché io dico da dovero
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«Così dì,» diceva Bruno «grida forte, sì che paia bene che sia stato così.»
Calandrino gridava allora più forte e diceva: «Al corpo di Dio, che io dico da do-
vero che egli m’è stato imbolato».
E Bruno diceva: «Ben dì, ben dì: e’ si vuol ben dir così, grida forte, fatti ben sen-
tire, sì che egli paia vero».
Disse Calandrino: «Tu mi faresti dar l’anima al nemico
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: io dico che tu non mi cre-
di, se io non sia impiccato per la gola, che egli m’è stato imbolato
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!».
Disse allora Bruno: «Deh! come dee potere esser questo? Io il vidi pure ieri costì:
credimi tu far credere che egli sia volato?».
Disse Calandrino: «Egli
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è come io ti dico».
«Deh!» disse Bruno «può egli essere?»
«Per certo» disse Calandrino «egli è così, di che io son diserto
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e non so come
io mi torni a casa: mogliema nol mi crederà, e se ella il mi pur crede, io non avrò
uguanno
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pace con lei.»
Disse allora Bruno: «Se Dio mi salvi, questo è mal fatto, se vero è; ma tu sai, Ca-
landrino, che ieri io t’insegnai dir così
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: io non vorrei che tu a un’ora
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ti facessi
beffe di moglieta e di noi».
Calandrino incominciò a gridare e a dire: «Deh perché mi farete disperare? e bestem-
miare Idio e’ santi e ciò che v’è? Io vi dico che il porco m’è stato stanotte imbolato».
Disse allora Buffalmacco: «S’egli è pur così, vuolsi veder via
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, se noi sappiamo,
di riaverlo».
«E che via» disse Calandrino «potrem noi trovare?»
Disse allora Buffalmacco: «Per certo egli non c’è venuto d’India niuno a torti il
porco: alcuno di questi tuoi vicini dee essere stato, e per ciò, se tu gli potessi ra-
gunare
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, io so fare la esperienza del pane e del formaggio
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e vederemmo di bot-
to chi l’ha avuto».
22.
benché ... bene:
benché non reggesse bene
il vino, ne bevve a volontà.
23.
argomenti:
arnesi.
24.
Calandrino:
di Calandrino.
25.
là onde ... divisato:
dalla parte che Bruno
aveva pensato.
26.
oisé:
oimè.
27.
pianamente:
sottovoce.
28.
Maraviglia ... volta:
strano che per una vol-
ta ti sei fatto furbo.
29.
da dovero:
davvero.
30.
nemico:
diavolo.
31.
se io ... imbolato:
che io possa venir impic-
cato se non mi è stato rubato.
32.
Egli:
pleonastico (anche dopo, «può egli esse-
re» e «egli è così»).
33.
diserto:
rovinato.
34.
uguanno:
quest’anno, tutto l’anno.
35.
io t’insegnai dir così:
cioè, a fingere che il
porco fosse stato rubato.
36.
a un’ora:
nello stesso tempo.
37.
vuolsi veder via:
si deve trovare il modo.
38.
ragunare:
radunare.
39.
la esperienza ... formaggio:
la prova dei
bocconi di pane e formaggio.
Le persone sospet-
te, dopo aver proclamato la propria innocenza, de-
vono mangiare delle polpettine di pane e formaggio
benedette; chi non riuscirà a inghiottirle sarà giudi-
cato colpevole.
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