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Il Medioevo
Il Decameron
Il dialogo tra i due ami-
ci, secco ed essenzia-
le anche nella struttu-
ra sintattica, organiz-
za con grande rapidi-
tà la beffa.
L’antefatto della vi-
cenda presenta i pre-
supposti della pri-
ma beffa: Calandrino
va, come ogni anno,
a uccidere e salare il
maiale, ma stavolta
la moglie resta a ca-
sa perché indisposta.
Chi Calandrino, Bruno e Buffalmacco
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fossero non bisogna che io vi mostri, ché
assai l’avete di sopra udito: e per ciò, più avanti faccendomi
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, dico che Calandri-
no aveva un suo poderetto non guari
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lontan da Firenze, che in dote aveva avuto
dalla moglie, del quale, tra l’altre cose che sù vi ricoglieva
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, n’aveva ogni anno un
porco; e era sua usanza sempre colà di dicembre d’andarsene la moglie e egli in
villa
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, e ucciderlo e quivi farlo salare.
Ora avvenne una volta tra l’altre che, non essendo la moglie ben sana
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, Calandri-
no andò egli solo a uccidere il porco; la qual cosa sentendo Bruno e Buffalmacco e
sappiendo che la moglie di lui non v’andava, se n’andarono a un prete loro gran-
dissimo amico, vicino di Calandrino, a starsi con lui alcun dì. Aveva Calandrino,
la mattina che costor giunsero il dì
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, ucciso il porco; e vedendogli col prete, gli
chiamò e disse: «Voi siate i ben venuti: io voglio che voi veggiate che massaio
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io
sono»; e menatigli in casa, mostrò loro questo porco.
Videro costoro il porco esser bellissimo e da Calandrino intesero che per la fami-
glia sua il voleva salare; a cui Brun disse: «Deh! come tu se’ grosso
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! Vendilo e go-
dianci i denari e a mogliata dì che ti sia stato imbolato
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».
Calandrin disse: «No, ella nol crederebbe, e caccerebbemi fuor di casa: non v’im-
pacciate
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, ché io nol farei mai».
Le parole furono assai ma niente montarono
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. Calandrino gl’invitò a cena cotale
alla trista
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, sì che costor non vi vollon cenare e partirsi
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da lui.
Disse Bruno a Buffalmacco: «Vogliangli noi imbolare stanotte quel porco?».
Disse Buffalmacco: «O come potremmo noi?».
Disse Bruno: «Il come ho io ben veduto, se egli nol muta
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di là ove egli era testé».
«Adunque» disse Buffalmacco «faccianlo; perché nol faremmo noi? E poscia cel
goderemo qui insieme col domine
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.»
Il prete disse che gli era molto caro; disse allora Bruno: «Qui si vuole usare un po-
co d’arte
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. Tu sai, Buffalmacco, come Calandrino è avaro e come egli bee volen-
tieri quando altri paga: andiamo e menianlo
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alla taverna; quivi il prete faccia vi-
sta di pagar tutto
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per onorarci e non lasci pagare a lui nulla: egli si ciurmerà
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, e
verracci troppo ben fatto poi
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, per ciò che egli è solo in casa».
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Calandrino e il porco
Decameron
, giornata VIII, novella 6
Coordinate
Questa novella, la seconda nel
De-
cameron
con protagonista Calandrino, appartiene
all’ottava giornata ed è narrata da Filomena. Insie-
me ad altre due novelle con gli stessi personaggi, che
compaiono nella giornata successiva, forma una sor-
ta di «ciclo di Calandrino», contadino presuntuoso e
credulone che subisce i beffardi raggiri di due ‘amici’.
Il testo
Bruno e Buffalmacco ordiscono ai danni
di Calandrino una beffa che ha il fine di rubare allo
sprovveduto un maiale. L’idea nasce quando Calan-
drino si dimostra da un lato troppo timoroso della
moglie, dall’altro troppo avaro nei confronti dei due
compagni, che proprio di questa avarizia approfit-
tano per ubriacarlo e mettere in atto il loro piano.
1.
Calandrino, Bruno e Buffalmacco:
riferimento
alla novella Calandrino e l’elitropia, narrata come se-
conda novella in questa stessa giornata.
2.
più avanti faccendomi:
passando oltre.
3.
non guari:
non molto.
4.
ricoglieva:
ricavava.
5.
in villa:
in campagna.
6.
non essendo ... sana:
sentendosi poco be-
ne la moglie.
7.
la mattina ... il dì:
quella stessa mattina
in cui Bruno e Buffalmacco arrivarono duran-
te il giorno
(«dì» indica un’ora più tarda rispet-
to a “mattina”).
8.
che massaio:
che buon amministratore.
9.
grosso:
sciocco.
10.
godianci ... imbolato:
godiamoci il denaro e
dì a tua moglie che ti è stato rubato.
11.
non v’impacciate:
non intromettetevi.
12.
niente montarono:
furono inutili.
13.
cotale alla trista:
così di malavoglia.
14.
partirsi:
si allontanarono.
15.
nol muta:
non lo sposta.
16.
domine:
prete.
17.
si vuole ... poco d’arte:
bisogna giocare
d’astuzia.
18.
menianlo:
conduciamolo.
19.
faccia ... tutto:
paghi tutto facendosi notare.
20.
si ciurmerà:
si ubriacherà.
21.
e verracci ... fatto poi:
e poi il nostro piano
ci verrà benissimo.
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