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Il Medioevo
Il Decameron
Decameron: il quadro generale dell’opera
Giornate Re o
regina
Argomento
Novelle (indicate con i nomi
dei protagonisti)
I
Pampinea Libero («Si ragiona di quello che più aggrada
a ciascuno»).
La libertà tematica della prima giornata sem-
bra invitare i novellatori a esplorare tutte le
possibilità narrative esistenti.
1. Ser Ciappelletto
2. Abraam giudeo
3. Melchisedec giudeo
4. Un monaco peccatore
5.
La Marchesana di Monferrato
6.
Il valente uomo e i religiosi
7. Primasso e l’abate di Clignì
8. Guglielmo Borsiere
9.
Il re di Cipri
10. Maestro Alberto da Bologna
II
Filomena «Si ragiona di chi, da diverse cose infestato,
sia oltre alla sua speranza riuscito a lieto
fine».
Le alterne vicende determinate dalla casua-
lità imprimono alle novelle un andamento
avventuroso talvolta forsennato. Lo scenario
delle peripezie è il Mediterraneo, per eccel-
lenza spazio dell’avventura.
1. Martellino
2. Rinaldo d’Este
3.
I tre figli di messer Tebaldo
4.
Landolfo Rufolo
5. Andreuccio da Perugia
6. Madonna Beritola
7.
La figlia del soldano di Babilonia
8.
Il conte di Anguersa
9. Bernabò da Genova
10.
Paganino da Monaco
III
Neifile
«Si ragiona di chi alcuna cosa molto da lui
desiderata con industria acquistasse o la
perduta ricoverasse».
Insieme a quelle della giornata precedente,
queste novelle delineano il tema del con-
trasto fra la fortuna e l’industria (ossia la
«virtù»), cioè l’insieme delle capacità grazie
alle quali l’uomo si oppone al potere del
caso. Il tema centrale, inoltre, può essere
considerato senz’altro quello amoroso, poi-
ché l’oggetto del desiderio raggiunto è quasi
sempre l’amore carnale.
1. Masetto da Lamporecchio
2. Un pallafreniere d’Agilulf re
3. Una donna innamorata e un frate
4. Don Felice e frate Puccio
5.
Il Zima e messer Francesco
Vergellesi
6. Ricciardo Minutolo
7. Tebaldo
8. Ferondo e l’abate
9. Giletta di Nerbona
10.
Alibech e Rustico monaco
IV
Filostrato «Si ragiona di coloro li cui amori ebbero
infelice fine».
Insieme alla giornata precedente e al-
la successiva, forma una sorta di «trittico
dell’amore».
1. Tancredi e Ghismonda
2. Frate Alberto
3. Tre giovani e tre sorelle
4. Gerbino
5.
Lisabetta da Messina
6.
L’Andreuola e Gabriotto
7.
La Simona e Pasquino
8. Girolamo e la Silvestra
9. Messer Guiglielmo Rossiglione
10.
La moglie di maestro Mazzeo
della Montagna
V
Fiammetta «Si ragiona di ciò che ad alcuno amante,
dopo alcuni fieri o sventurati accidenti, feli-
cemente avvenisse».
In questa giornata e nella precedente si al-
ternano i toni realistici e disincantati a quelli
idealizzanti e astratti. Le vicende narrate,
comunque, offrono soprattutto l’occasione
per esaltare la nobiltà d’animo delle donne
e per concentrarsi sull’universo dei valori
femminili, che ruotano tutti intorno all’amore.
1. Cimone ed Efigenia
2. Costanza e Martuccio Gomito
3. Pietro Boccamazza e l’Agnolella
4. Ricciardo Manardi
5. Giannol di Severino e Minghino
di Mingole
6. Gian di Procida
7. Teodoro e la Violante
8. Nastagio degli Onesti
9. Federigo degli Alberighi
10.
Pietro di Vinciolo
VI
Elissa
«Si ragiona di chi con alcun leggiadro motto,
tentato, si riscotesse, o con pronta risposta
o avvedimento fuggì perdita o pericolo o
scorno». Le novelle, incentrate sul «parlare
breve», sono appunto brevi (tranne l’ulti-
ma, come sempre affidata al “trasgressivo”
1. Un cavalier e madonna Oretta
2. Cisti fornaio
3. Monna Nonna de’ Pulci
4. Chichibio cuoco
5. Messer Forese e maestro Giotto
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