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Il primo Novecento
Le coordinate storiche
La rivoluzione russa
 Mentre nel 1917 anche
gli Stati Uniti entrano in guerra a fianco dell’Inte-
sa, la Russia, stremata dal conflitto, si avvia a una
profonda trasformazione. Il duro regime zarista,
nonostante le parziali aperture realizzate da Ales-
sandro II, manteneva lo Stato in una condizione di
arretratezza economica e sociale e aveva favorito la
formazione di un
movimento socialista organiz-
zato
che si era espresso già nel tentativo di insur-
rezione del 1905, soffocato nel sangue dal gover-
no centrale.
Nel
febbraio del 1917
un’ondata di scioperi scop-
piata a Pietrogrado porta rapidamente a un colpo di
stato: lo zar Nicola II abdica, segnando la fine del-
la secolare dinastia dei Romanov, mentre si forma
un governo provvisorio di orientamento moderato.
In seguito, grazie anche al
rientro di Lenin
dalla
Svizzera, prevalgono le tesi dei bolscevichi (socia-
listi radicali, ostili alla prosecuzione del conflitto)
e il
25
ottobre 1918
i bolscevichi assaltano il Pa-
lazzo d’Inverno, sede del governo, e instaurano il
primo governo socialista
della storia.
La fine del conflitto
Nel 1918 la Russia, ormai
governata dai socialrivoluzionari, firma con la Ger-
mania una pace separata, a cui segue peraltro un pe-
riodo di guerre civili interne. L’Italia, dopo la scon-
fitta di
Caporetto
(1917), nel 1918 lancia l’offen-
siva decisiva che la porterà a conquistare le regioni
nord-orientali: il
Trentino
fino al Brennero, il
Friu-
li
e la
Venezia Giulia
. Gli imperi centrali resistono
ancora per qualche mese, ma l’offensiva statuniten-
se induce la Germania a ripiegare, seguita dalla Tur-
chia e infine dall’Austria, sconfitta dall’Italia a Vitto-
rio Veneto. Il
4 novembre 1918
l’Austria firma l
’ar-
mistizio
, seguita pochi giorni dopo dalla Germania.
Al termine della prima guerra mondiale i
trattati di
Parigi
(1919) stabilirono le condizioni di pace tra
gli Stati vincitori (Francia, Inghilterra, Italia e Sta-
ti Uniti) e quelli sconfitti (l’Impero austro-ungari-
co, la Germania e l’Impero ottomano). Con la fine
della guerra l’assetto politico dell’Europa centro-
orientale risulta sconvolto.
Scompaiono l’Impero
austro-ungarico e l’Impero ottomano
, sostituiti
da nuovi Stati nazionali (come la Cecoslovacchia,
la Jugoslavia, la Polonia), mentre la Russia zarista,
in seguito alla rivoluzione bolscevica, si trasforma
Impero
ottomano
Impero
austro-ungarico
Regno
Unito
Impero tedesco
Impero russo
Mar
Baltico
Mare
del Nord
Mar Mediterraneo
Mar Nero
Oceano
Atlantico
Mar
Tirreno
Roma
Parigi
Lisbona
Madrid
Londra
Copenaghen
Berlino
Bruxelles
Varsavia
Mosca
Vienna
Praga
Berna
Budapest
Bucarest
Belgrado
Sofia
Costantinopoli
Atene
Stoccolma
FRANCIA SVIZZERA
POLONIA
GRECIA
BULGARIA
ROMANIA
SVEZIA
NORVEGIA
DANIMARCA
MONTENEGRO
ALBANIA
PAESI
BASSI
BELGIO
LUSSEMBURGO
Serbia
Galizia
Province
baltiche
Boemia
Alsazia
Lorena
Bosnia
Erzegovina
ITALIA
PORTOGALLO
SPAGNA
Zone contestate
L’Europa alla vigilia della prima guerra mondiale.
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