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L’Ottocento
Canti
È il nucleo concettuale
del testo: la felicità può
nascere solo dal sollie-
vo per uno scampato pe-
ricolo.
L’apostrofe diretta alla
natura, pervasa di ama-
ro sarcasmo, è fondata
sull’antifrasi.
Leopardi polemizza iro-
nicamente con la cultu-
ra spiritualista del suo
tempo: secondo il poe-
ta gli dèi non esistono
e la natura non si cura
dell’uomo.
25
Si rallegra ogni core
14
.
Sì dolce, sì gradita
quand’è, com’or, la vita?
15
Quando con tanto amore
l’uomo a’ suoi studi intende
16
?
30
o torna all’opre? o cosa nova imprende
17
?
Quando de’ mali suoi men si ricorda?
Piacer figlio d’affanno
18
;
gioia vana, ch’è frutto
del passato timore, onde si scosse
35
e paventò la morte
chi la vita abborria
19
;
onde in lungo tormento,
fredde, tacite, smorte,
sudàr le genti e palpitàr, vedendo
40
mossi alle nostre offese
folgori, nembi e vento
20
.
O natura cortese
21
,
son questi i doni tuoi,
questi i diletti sono
45
che tu porgi ai mortali
22
. Uscir di pena
è diletto fra noi
23
.
Pene tu spargi a larga mano
24
; il duolo
spontaneo sorge
25
: e di piacer, quel tanto
che per mostro e miracolo talvolta
50
nasce d’affanno, è gran guadagno
26
. Umana
prole cara agli eterni
27
! assai felice
se respirar ti lice
d’alcun dolor
28
: beata
se te d’ogni dolor morte risana
29
.
14.
Si rallegra ... core:
ogni cuore si rianima.
15.
Sì dolce ... la vita?:
quando la vita risul-
ta tanto dolce e gradita come in questi momen-
ti
(«com’or»)
?
16.
a’ suoi ... intende:
si dedica alle sue oc-
cupazioni.
17.
o torna ... imprende:
o torna al suo lavo-
ro o intraprende
(«imprende»)
una nuova attività.
18.
Piacer ... affanno:
la felicità nasce dal do-
lore.
19.
onde ... abborria:
a causa del quale
(«onde»)
chi prima detestava
(«abborria»)
la vita si riscosse
ed ebbe paura della morte.
20.
onde ... vento:
per il quale
(riferito a «timo-
re»)
gli uomini
(«genti»)
agghiacciati dalla pau-
ra, muti e pallidi
(«fredde, tacite, smorte»)
a lungo
sudarono e palpitarono vedendo fulmini, nuvole
(«nembi»)
e venti scatenati contro di noi
(«mossi
alle nostre offese»)
.
21.
cortese:
gentile, generosa.
È detto con ama-
ra ironia.
22.
questi ... mortali:
questi sono i piaceri che tu
offri agli uomini.
Continua il tono sarcastico.
23.
Uscir ... fra noi:
per noi uomini la momen-
tanea cessazione del dolore
(«uscir di pena»)
è di
per sé un motivo di gioia
(«diletto»)
.
24.
Pene ... a larga mano:
tu dispensi sofferenze
senza alcun risparmio
(«a larga mano»)
.
25.
il duolo ... sorge:
il dolore nasce sponta-
neamente.
26.
e di piacer ... guadagno:
e quel poco di
piacere che per puro miracolo o prodigio
(«mo-
stro», latinismo)
nasce dall’angoscia è un gran
vantaggio.
27.
Umana ... eterni:
o stirpe umana cara agli
dèi.
L’affermazione è antifrastica.
28.
assai ... dolor:
abbastanza
(«assai»)
felice
se ti è concesso
(«ti lice», latinismo)
di provare un
momento di tregua dal dolore.
29.
beata ... risana:
non solo «felice»
(v. 51) ma,
paradossalmente, «beata»,
se la morte ti guarisce
da ogni dolore.
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