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Giacomo Leopardi
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La sera del dì di festa
La conclusione è lega-
ta a un ricordo d’infan-
zia, che riporta la mente
del poeta a un notturno
simile a quello con cui si
apre la lirica.
Le interrogative richia-
mano il tema letterario
dell’ubi sunt? («dove so-
no?»), ossia della con-
statazione della vanità
della gloria umana.
Come ne L’infinito, un
suono indistinto susci-
ta per contrasto la per-
cezione del «silenzio» e
dell’oblio in cui ogni vi-
cenda umana è destina-
ta a cadere.
in così verde etate
18
! Ahi, per la via
25
odo non lunge
19
il solitario canto
dell’artigian, che riede a tarda notte,
dopo i sollazzi, al suo povero ostello
20
;
e fieramente
21
mi si stringe il core,
a pensar come tutto al mondo passa,
30
e quasi orma non lascia. Ecco è fuggito
il dì festivo, ed al festivo il giorno
volgar succede
22
, e se ne porta il tempo
ogni umano accidente
23
. Or dov’è il suono
di que’ popoli antichi
24
? or dov’è il grido
35
de’ nostri avi famosi
25
, e il grande impero
di quella Roma, e l’armi, e il fragorio
che n’andò per la terra e l’oceàno
26
?
Tutto è pace e silenzio, e tutto posa
il mondo, e più di lor non si ragiona
27
.
40
Nella mia prima età
28
, quando s’aspetta
bramosamente
29
il dì festivo, or poscia
ch’egli era spento, io doloroso, in veglia,
premea le piume
30
; ed alla tarda notte
un canto che s’udia per li sentieri
45
lontanando morire a poco a poco,
già similmente mi stringeva il core
31
.
18.
in ... etate:
in un’età così giovanile
(«verde»)
.
19.
non lunge:
non lontano.
20.
che riede ... ostello:
che ritorna a notte inol-
trata, dopo il divertimento
(«i sollazzi»)
, alla sua
povera casa.
21.
fieramente:
crudelmente.
22.
al festivo ... succede:
al giorno di festa su-
bentra il giorno feriale
(«volgar»)
.
23.
se ne ... accidente:
il tempo porta via
con sé ogni evento umano
; «accidente» sotto-
linea il fatto che tutte le vicende umane sono ca-
suali ed effimere.
24.
il suono ... antichi:
la fama, l’eco delle gran-
di imprese dei popoli dell’antichità.
25.
il grido ... famosi:
la gloria dei nostri fa-
mosi antenati.
26.
l’armi ... l’oceàno:
il fragore delle armi
(cioè,
il clamore delle vittorie di Roma)
che si sparse per
terra e per mare.
27.
Tutto ... ragiona:
tutto il mondo è immobile
e silenzioso, e non si parla più di loro.
28.
prima età:
fanciullezza.
29.
bramosamente:
con ansia e impazienza.
30.
or ... piume:
dopo che esso era trascorso,
io pieno di angoscia
(«doloroso»)
giacevo nel letto
(«premea le piume», sineddoche)
insonne.
31.
alla tarda ... core:
a notte inoltrata, un can-
to che si sentiva spegnersi a poco a poco allon-
tanandosi per le vie, già nello stesso modo
(«si-
milmente»)
mi stringeva il cuore.
Achille-Etna Michallon, Paesaggio ispirato alla veduta di Frascati, 1822.
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