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L’Ottocento
Canti
La dialettica finito / infinito
Il testo è governato da una continua oscillazione tra finito e infinito, che corrisponde al passaggio dell’io lirico dal
piano della
razionalità
a quello della fantasia e dell’
immaginazione
. L’esperienza descritta da Leopardi non è
infatti un’estasi religiosa né uno smarrimento mistico del pensiero di fronte all’infinito, ma una sorta di
lucido so-
gno, guidato dai sensi e dalla ragione
. Lo attesta la rigorosa struttura del testo, in cui assume particolare rilievo
l’uso degli
aggettivi dimostrativi «questo» e «quello»
che, ricorrendo ben otto volte nella lirica, indicano rispet-
tivamente vicinanza e lontananza ora dalla realtà finita ora dall’infinito, percepito come dimensione immaginaria.
– Nella seconda parte (vv. 8-15) il poeta ritorna alla
dimensione finita della realtà
, ma uno stimolo sensoriale,
in questo caso
acustico
(il vento), gli permette di raggiungere nella fantasia l’
infinito temporale
e di confron-
tare l’età presente all’ampiezza delle epoche passate.
Nel finale, la
situazione iniziale si è rovesciata
: il poeta non è più collocato nella realtà concreta («quest’ermo
colle», v. 1), ma immerso nell’immaginazione dell’infinito («questo mare», v. 15).
Il «colle»
La «siepe»
La realtà: qui e ora
vv. 1-3
La situazione iniziale: seduto su un colle,
la siepe ostacola lo sguardo
Oltre la realtà: le dimensioni infinite
vv. 4-8
La limitazione permette la percezione
dell’infinito con senso di sgomento
«interminati spazi»
«sovrumani silenzi»
«profondissima quiete»
Il naufragio e l’oblio
vv. 13-15
Il pensiero si perde in riflessioni che evocano
l’infinito, ricavandone non più un brivido di
sgomento, ma una sensazione di dolcezza
«questa immensità»
«annega il pensier mio»
«naufragar m’è dolce»
La realtà e l’infinito
vv. 8-13
Confronto tra le sensazioni presenti
e le dimensioni illimitate
«il vento»
«queste piante»
la stagione «presente e viva»
«infinito silenzio»
«l’eterno»
«le morte stagioni»
vicinanza alla realtà finita
Quest
’ermo colle
Questa
siepe
Quella
[siepe]
lontananza dalla realtà finita (vicinanza all’infinito)
Queste
piante
vicinanza alla realtà finita
Quello
/ infinito silenzio
Questa
voce
lontananza dall’infinito
Questa
/ immensità
Questo
mare
vicinanza all’infinito
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