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Riepilogo sulla sintassi dei casi:
costrutti notevoli
Videor
In latino il verbo
videor
(propriamente passivo di
video
, quindi «sono visto») viene spesso usato
con il valore intransitivo di
«sembrare»
. Al contrario dell’italiano, che impiega il verbo «sembra-
re» quasi sempre in modo impersonale («mi sembra che tu / mi sembrava che voi ecc.»), in latino
videor
presenta più spesso una
costruzione personale
: la cosa o la persona che «sembrano» vanno
in
nominativo
, con cui concordano sia il verbo
videor
sia gli eventuali complementi predicativi del
soggetto. La persona cui «sembra» è espressa in caso
dativo
:
Milites videbantur strenui esse.
I soldati sembravano (essere) valorosi (o meglio: «Sembrava che i soldati fossero valorosi»).
Videor
è poi impiegato nella cosiddetta
costruzione impersonale
(alla 3
a
pers. sing.) quando ha per
soggetto
un infinito o una frase infinitiva
. In questo caso:
o si accompagna a un aggettivo di genere neutro:
turpe videtur hoc dicere
, «sembra
vergognoso dire ciò»;
o ha il senso di «sembrare bene», «sembrare opportuno»:
videtur te proficisci
, «sem-
bra opportuno che tu parta»;
o è unito a un verbo impersonale (
interest, refert, paenitet, fore / futurum esse ut
ecc.):
videtur te paenitere
, «sembra che tu ti penta».
Verbi impersonali:
paenitet, pudet, misĕret, piget, taedet
In latino presentano
costruzione impersonale
i seguenti verbi indicanti sentimenti:
miseret, miseruit
e
miserı˘tum est
,
-ēre
, «provare pietà»;
paenitet
,
paenituit
,
-ēre
,
«pentirsi»;
piget
,
piguit
,
-ēre
, «provare rincrescimento»;
pudet
,
pudı˘tum est (puduit)
,
-ēre
, «vergognarsi»;
taedet
,
pertaesum
est
,
-ēre
, «annoiarsi».
Costruzione:
la persona che prova il sentimento va in caso
accusativo
;
la cosa verso cui si prova il sentimento va:
-
in
genitivo
se si tratta di un
nome
o di un
pronome
;
-
in
accusativo
se si tratta di un
pronome neutro
:
me paenitet stultitiae meae
,
«mi pento della mia stoltezza»,
me paenitet hoc,
«mi pento di ciò»;
se la cosa verso cui si prova il sentimento è rappresentata da un
verbo
, si tratte-
rà generalmente o di un
infinito
o di una
frase completiva
(infinitiva, dichiara-
tiva con
quod
, più di rado interrogativa indiretta):
me piget errare
, «mi rincresce
sbagliare».
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