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Un’alternativa al culto pubblico furono i
culti di salvazione
proposti dalle religioni misteri-
che. Così chiamati dalla radice del verbo greco
mýo
(«sto muto»), i Misteri offrivano un’espe-
rienza religiosa più intensa in quanto rispondevano a problemi esistenziali come il senso della
vita, il destino dell’anima, la vita oltremondana, la salvezza.
I Misteri di maggiore risonanza furono quelli di
Dionìso
o
Bacco
, una divinità di probabile
origine tracia identificata dai romani con
Libero
, dio del vino e della fecondità. Il suo culto,
penetrato in Roma a partire dal II secolo a.C., fu soppresso da un senatoconsulto del 186 a.C.,
ma rimase in auge fino ai primi secoli dopo Cristo, come dimostrano gli affreschi della Vil-
la dei Misteri a Pompei. La repressione dei Baccanali fu tuttavia un episodio isolato, da at-
tribuire più a volontà di conservazione sociale che a intolleranza religiosa. C’è da osservare che
tra le tante guerre combattute dai romani
non vi furono guerre di religione
.
Del resto, l’eclettico
pantheon
romano non aveva motivo di ostacolare l’ingresso di nuovi cul-
ti. Dal II secolo a.C. fino all’età imperiale entrarono a Roma numerose divinità orientali. Nel
204 a.C. era stato importato il culto della
Magna Mater
Cìbele, proveniente da Pessinunte,
in Frigia, dove era venerata sotto la forma di una pietra nera: a Roma fu adorata come la Gran-
de Madre degli dèi, in un contesto di riti orgiastici. Da Eleusi provenivano i Misteri eleusini
di Demètra, la dea della terra produttrice; sempre dalla Grecia venne Orfeo e i Misteri orfici;
dall’Egitto i Misteri di
Iside
; dalla Frigia
Sabazio
; dalla Persia
Mitra
. Infine, da terra giudaica
Gesù Cristo
e il cristianesimo, le cui origini sono state presentate nelle pp. 936 ss.
Dai culti misterici
alla religione
cristiana
Situazione
La conoscenza della religione cristiana e il richiamo dei princi-
pali caratteri di quella pagana offrono l’occasione per un ripen-
samento sul tema della religione ieri e oggi. Data la delicatezza
dell’argomento, si offre qualche indicazione per un approfondi-
mento personale, da svolgere in forma di tema o di saggio bre-
ve. Se poi il docente e gli studenti lo ritengono opportuno, pos-
sono procedere a uno scambio di vedute in classe.
Indicazioni operative
Puoi sviluppare una delle seguenti problematiche.
• Scrivi una pagina con le tue riflessioni su questa osservazio-
ne del noto scrittore Claudio Magris:
«In Italia e anche in altri Paesi folle devote riempiono ogni
tanto con fervore le piazze e grandi occasioni rituali destano
il momentaneo interesse della gente e dei media, ma le chie-
se si svuotano ogni giorno di più, sacramenti come il batte-
simo e il matrimonio religioso cadono sempre più in disuso
e soprattutto sparisce la cultura cristiana e cattolica, la co-
noscenza elementare dei fondamenti della religione e perfi-
no dei più classici passi e personaggi evangelici, come si può
constatare frequentando gli studenti universitari. Si tratta
di una grave mutilazione per tutti, credenti e non credenti,
perché quella cultura cristiana è una delle grandi dramma-
tiche sintassi che permettono di leggere, ordinare e rappre-
sentare il mondo, di dirne il senso e i valori, di orientarsi nel
feroce e insidioso garbuglio del vivere» («Corriere della Se-
ra» 12 giugno 2004).
• Nel brano del
De legibus
riportato sopra (p. 949), Cicerone
afferma che gli dèi «tengono il conto dei pii e degli empi.
Le menti dei cittadini imbevute di questi princìpi sarà diffi-
cile che si scostino da utili e veri sentimenti». Non ti sem-
bra un’anticipazione della famosa formula secondo cui la
religione è l’«oppio dei popoli», in quanto rimanda all’Al-
dilà ogni correzione dell’ingiustizia terrena? Dietrich Bon-
hoeffer, il grande teologo protestante impiccato dai nazi-
sti, si chiedeva come mai il cristianesimo, «iniziato in mo-
do così rivoluzionario», fosse diventato così spesso conser-
vatore. Ti sembra che questo conservatorismo contraddica
l’autentico spirito cristiano o che sia implicito in esso?
• Commenta questo pensiero dello scrittore Elie Wiesel, pre-
mio Nobel per la Pace, scampato da ragazzino allo ster-
minio degli ebrei:
«Allora ci siamo resi conto che la religione in quanto appog-
gio e motivo di forza, e non soltanto di verità, non aveva
più valore. Gli assassini erano battezzati, per lo più, erano
stati educati nel cristianesimo, alcuni di loro andavano ad-
dirittura in chiesa, alla messa, e certo si confessavano. Ep-
pure uccidevano. È la prova che il cristianesimo non è sta-
to in grado di erigere un muro che impedisse agli assassi-
ni di compiere il male».
Un monito sconcertante. Avanza le tue riflessioni sulla ba-
se di esempi concreti.
• Infine, per capire il rapporto tra la Chiesa di oggi e i giova-
ni, procurati il libro di A. Matteo,
La prima generazione in-
credula
.
Il difficile rapporto tra i giovani e la fede
, Rubbet-
tino, Soveria Mannelli 2010: l’autore, in quanto assistente
ecclesiastico degli universitari cattolici, non può essere so-
spettato di pregiudizi.
Esercita le competenze
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