63
4
I Comuni
Fermo restando che ogni privato doveva
ammucchiare il fango e il letame del pezzo
di strada che corrispondeva alla sua casa, la
rimozione veniva affidata a gente del contado
stipendiata e in possesso di carretti muniti
di graticci. Il Comune doveva reperire una
discarica
, purché il proprietario del terreno
ad essa adibito fosse d’accordo, e un nota-
io proveniente da un’altra città, anch’esso
stipendiato, teneva le fila di
tutte queste operazioni.
Ben presto ci si accorse però
che questo sistema non fun-
zionava per la
corruzione
e
la
concussione
di molti ad-
detti, per cui l’intero mecca-
nismo venne affidato a privati che di anno in
anno partecipavano a un’
asta
: vinceva quello
che offriva il servizio al costo minore.
Detto ciò, va notato che le città medievali era-
no comunque tutt’altro che pulite: puzzavano,
erano piene di animali da cortile, ed erano
quindi dei pericolosissimi focolai di epidemie.
I rifiuti ci seppelliranno
Oggi
il problema dei rifiuti è diventato dram-
matico. Ogni anno in Europa vengono prodotti
circa
1,3 miliardi di tonnellate di rifiuti
di
cui 212 milioni di scarti solidi urbani. Di que-
sti, 30 milioni di tonnellate sono prodotti in
Italia
ma solo 6,5 milioni sono destinati alla
raccolta differenziata. Ogni europeo produ-
ce in media 1,5 kg di rifiuti solidi o liquidi
al giorno, 549 kg l’anno,
pari a circa 7,8 volte il suo
peso corporeo. All’inizio del
Novecento ne produceva
meno di 150 kg.
Oltre al peso, aumenta in
modo esponenziale anche
il volume: 15 anni fa un metro cubo di rifiuti
equivaleva a 150-180 kg, oggi a soli 100 kg. In
altre parole, se in passato i rifiuti urbani pro-
dotti in Italia in un anno avrebbero occupato
un grattacielo quadrato di 63 piani, con un
lato di 1 km, oggi occuperebbero un gratta-
cielo della stessa grandezza, ma di 100 piani.
La nostra salvezza sta
ancora nella raccolta
differenziata
Il problema dei rifiuti può ispirare diverse
ricerche
.
Sul tema generale
•
Che fine fa la nostra immondizia? Parti dalle diverse tipo-
logie (la frazione umida, il secco riciclabile, il secco non
riciclabile, il rifiuto “tal quale”, cioè il vecchio sacchetto
nero che contiene immondizia indistinta), le destinazioni,
il trattamento e l’utilizzo.
Sul tema in particolare
•
Esamina le soluzioni adottate dal tuo Comune per risol-
vere il problema.
•
Analizza i diversi tipi di inceneritori usati in Europa, rispon-
dendo in particolare alle domande: esistono inceneritori
non inquinanti? Esistono inceneritori che procurano ric-
chezza alla città che li usa?
•
Distingui tra materiali biodegradabili e non biodegradabili.
•
Elenca i materiali più usati nel riciclaggio.
•
Scopri come vengono smaltiti i rifiuti tossici, quelli nucleari
e quelli hi-tech.
La più grave e incredibile situazione riguardo allo “smalti-
mento ordinario dei rifiuti solidi urbani” degli ultimi anni si
è creata in Italia, e precisamente in Campania. Lo stato di
emergenza fu dichiarato dal governo nel 1994: nel giugno
2011, data in cui il “Corriere della Sera” pubblicò il
grafico
qui sotto, non era ancora stato risolto.
CITTADINANZ
A
TTIVA
Le tonnellate di rifiuti per strada
negli ultimi cinque mesi
4100
300
1400
Pulita
1700
Novembre 2010
3.200 tonnellate
(picco)
Dicembre 2010
2.200 tonnellate
(picco)
G
F
M
A
M
2 0 1 1
G I U G N O
2500
2400 2300 2300
1850
Le tonnellate di rifiuti per strada
negli ultimi cinque giorni
21
22
23
24
25
La spazzatura a Napoli
Costituzione online Glossario online
U1_Cap 4_48-67 T.indd 63
10/01/