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to differito
”: io firmo oggi una carta che mi
impegna a pagare una certa somma fra una
settimana, un mese, un anno.
L’assicurazione
Contro i rischi dei viaggi, notoriamente molto
gravi e frequenti, il mercante poteva fare un
patto con il finanziatore: questi prometteva
di rimborsargli le eventuali perdite; in cam-
bio l’altro gli avrebbe versato una cospicua
percentuale sui guadagni. Era nata l’
assicu-
razione
.
Chi assicurava correva forti rischi, ma la
convenienza stava nel riuscire ad assicurare
un numero così alto di spedizioni da poter
contare sempre sui ricchi profitti che si rea-
lizzavano su quelle che avevano successo.
La contabilità e l’importanza
della “partita doppia”
Sebbene nessuna legge obbligasse il mercan-
te a tenere i libri contabili, a mano a mano
che gli affari crescevano, tutti cominciarono
ad annotare i loro movimenti di merce e di de-
naro. Si partì con semplici appunti per aiutare
la memoria e si approdò in breve a una serie
di libri, tutti coordinati tra loro, che permet-
tevano di seguire l’intera attività dell’azienda.
Si cominciò allora a tenere un
giornale
, dove
tutte le operazioni venivano registrate giorno
per giorno, e il
libro mastro
(ovvero “mae-
stro”), in cui ogni cliente o fornitore abituale
della ditta aveva il suo conto personale; a
ciascuno era destinata un’intera pagina inte-
stata al suo nome, col
dare
a sinistra e l’
avere
a destra. Poi nacque l’elemento chiave della
contabilità: la
partita doppia
. Con essa ogni
operazione appariva
due volte
nello stesso
registro,
una al
dare
, l’altra all’
avere
; que-
sto duplice aspetto della stessa operazione
era reso possibile dal fatto che si facevano
figurare come “creditori” e “debitori” non solo
le persone, ma anche le cose. Per esempio,
il cosiddetto “magazzino” è un
credito
, cioè
un
avere
, quando la merce esce (in quanto
venduta), ed è un
debito
, ovvero un
dare
,
quando la merce entra (in quanto, compran-
dola, la si deve pagare).
La Borsa medievale
Sapere come e perché è nata la
Borsa
è mol-
to importante. Oggi, infatti, essa rappresenta
l’essenza della finanza mondiale, ma funziona
in modo enormemente complesso. Coglier-
la al momento della sua nascita è utile per
capirne la chiave, che resta la stessa: una
compravendita
.
Le origini della Borsa risalgono ai primissimi
anni del XIV secolo, quando i mercanti della
città fiamminga di Bruges cominciarono a
riunirsi annualmente nella casa del mercante
Van Der Borse
, di origine veneta e noto col
nome italiano di Della Borsa.
La riunione, alla quale partecipavano operatori
commerciali di diverse città europee, aveva
lo scopo di
fissare il prezzo delle merci
: il
venditore esponeva una
lettera
in cui aveva
scritto quanto si aspettava di ricavare. I com-
pratori offrivano
denaro
. La merce veniva
venduta al migliore offerente, come in un’asta.
La Borsa oggi
Un’asta è, ridotta all’osso, anche l’odierna con-
trattazione di borsa e i due termini “denaro”
e “lettera” sono diffusi ancora oggi. La diffe-
renza è che non si compra più direttamente la
merce – per esempio, occhiali da sole –, ma le
“azioni” emesse dall’impresa che la produce.
Il valore di queste azioni sale o scende a se-
conda di quanti occhiali il mercato mondiale è
disposto momento per momento a comprare,
esattamente come accadeva a Bruges, una
volta all’anno, con le pellicce o le armi.
La Borsa
oggi
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Commerci e città
Competenze
Quanti tipi di assicurazione esistono oggi? Fai una
ricerca su internet e spiega la differenza con il
passato.
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