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ca dei processi evolutivi. Questa spiegazione viene
adottata ancora oggi, nonostante il gran numero
di fossili scoperto negli ultimi 100 anni: ha sicura-
mente un fondamento di verità, ma non convince
del tutto. Perché i fossili di molte specie compaiono
quasi improvvisamente e altrettanto bruscamente
scompaiono, dopo essere rimasti immutati anche
per decine di milioni di anni? A questa domanda gli
statunitensi
Stephen Jay Gould
(
38
) e
Niels El-
dredge
hanno dato una risposta che ha fatto molto
discutere: gli
equilibri punteggiati
(o
intermitten-
ti
,
37b
). Secondo questa ipotesi l’evoluzione non
è processo continuo, ma è caratterizzata da lunghi
periodi di “stasi”, durante i quali la specie non si
modifica sensibilmente, alternati a brevi periodi di
rapido cambiamento (rapido in senso geologico, po-
che centinaia o migliaia di anni) che si verificano in
piccole
popolazioni periferiche
. Poiché i fossili che noi
Estinzione: una scomparsa definitiva
Nel corso delle ere geologiche, l’estinzione di sin-
gole specie, ossia la loro totale e definitiva scompar-
sa, è sempre avvenuta. Infatti, le specie attualmen-
te esistenti sono solo una piccola frazione di tutte
quelle comparse sulla Terra.
In alcuni casi però le estinzioni hanno coinvolto
la quasi totalità dei viventi e sono state per questo
definite
estinzioni di massa
. La più nota tra queste
avvenne 65 milioni di anni fa, alla fine del periodo
Cretaceo e portò alla scomparsa di molte forme ve-
getali e dei grandi rettili (
36
), come vedremo nella
prossima Unità.
9
I tempi dell’evoluzione:
gradualismo
o intermittenza?
Darwin riteneva che l’evoluzione fosse un proces-
so lento e graduale, dovuto all’accumularsi di pic-
coli cambiamenti: oggi questa visione dei processi
evolutivi è detta
gradualismo filetico
(
37a
). Sorge
però un problema: se le specie evolvono gradual-
mente una nell’altra, come mai mancano quasi com-
pletamente le testimonianze fossili di queste lente
trasformazioni (quelli che impropriamente furono
chiamati “anelli di congiunzione” tra le specie)?
Il problema assillò Darwin, che addebitò questa
mancanza all’incompletezza della documentazione
fossile: la fossilizzazione è un processo che si verifica
molto raramente e quindi è logico che si possano
creare dei “vuoti” nella ricostruzione paleontologi-
Fig 35 graf Estinzione
20
15
10
5
0
600
300
0
tasso di estinzione
(numero di famiglie scomparse per milione di anni)
Ordoviciano
Devoniano
fine
Permiano
fine
Triassico
fine
Cretaceo
PALEOZOICO
MESOZOICO
milioni di anni fa
18
Qual è la differenza tra anagenesi e cladogenesi?
19
In quali casi si può verificare la radiazione adat-
tativa?
20
In che cosa consiste l’evoluzione divergente?
Facciamo il punto
Figura 36
Le principali
estinzioni di massa, tra
cui quell che ha portato
alla scomparsa dei
dinosauri.
Figura 37
Confronto tra
l’ipotesi del gradualismo
filetico (
a
) e quella degli
equilibri punteggiati (
b
).
Figura 38
Stephen Jay Gould (1941 –2002), biologo
evoluzionista, zoologo, paleontologo e storico della scienza,
è considerato uno dei divulgatori scientifici più prolifici
della sua generazione. Scrisse oltre 300 saggi, poi raccolti
in vari volumi alcuni dei quali tradotti in italiano, come
Il pollice del panda, Risplendi grande lucciola, Bravo
brontosauro, La vita meravigliosa.
b
a
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