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verifiche
Testo articolato, testo sintetico e quesiti
36
I vulcani a scudo:
a
Presentano attività esplosiva con emissione di ceneri e lapilli.
b
Sono caratterizzati dall’emissione di lave acide molto viscose.
c
Presentano attività effusiva con emissione di nubi ardenti.
d
Sono caratterizzati dall’emissione di lave basiche molto fluide.
37
Le eruzioni lineari:
a
Sono caratteristiche di emissioni basiche e formano vasti
plateaux.
b
Sono caratteristiche di emissioni sia acide sia basiche e
formano vasti plateaux.
c
Formano edifici a cono molto estesi e asimmetrici.
d
Formano stratovulcani che possono raggiungere altezze
molto elevate.
38
Per bradisismo si intende:
a
Tremori diffusi sui fianchi del vulcano prima di un’eruzione.
b
Movimenti del suolo dovuti alla risalita di magma nel con-
dotto vulcanico.
c
Sollevamenti e abbassamenti del suolo dovuti al movimen-
to del magma.
d
Abbassamenti del suolo dovuti a svuotamento della came-
ra magmatica dopo un’eruzione.
39
Dalle sue fratture eruttive esce lava basaltica simile a
quelli dei vulcani hawaiiani:
a
Vesuvio.
c
Stromboli.
b
Etna.
d
Vulcano.
40
Nelle fasi finali della disastrosa eruzione del Monte Saint-
Helens, in corrispondenza del condotto vulcanico si for-
mò (Scheda 1):
a
Una guglia di lava.
c
Un duomo di lava.
b
Un neck.
d
Un lago vulcanico.
41
Le aree a maggiore rischio vulcanico in Italia sono:
a
Vesuvio, area dell’Etna, Monte Amiata, Isole Eolie.
b
Isole Eolie, area dell’Etna, Larderello, Vesuvio.
c
Vesuvio, Isole Eolie, area dell’Etna, Campi Flegrei.
d
Etna, Roccamonfina, Vesuvio, Campi Flegrei.
42
I maggiori danni dell’eruzione del 79 d.C. a Ercolano furo-
no provocati da (Scheda 4):
a
Nube ardente.
c
Colate di lava.
b
Pioggia di lapilli incandescenti.
d
Lahar.
43
Per la stesura del piano di emergenza del Vesuvio si pren-
de come riferimento (Scheda 6):
a
La famosa eruzione del 79 d.C.
b
L’eruzione del 1139.
c
L’eruzione del 1631.
d
L’ultima eruzione del 1944.
44
Le prime fasi di attività dell’Etna:
a
Sono sottomarine con emissione di lave a cuscino.
b
Sono subaeree con grande emissione di piroclasti.
c
Sono subaeree con emissione di lave fluide.
d
Sono sottomarine con emissione di lave fluide alternate a
piroclasti.
45
Le rocce presenti in Sardegna indicano che il territorio:
a
È stato interessato da un’intensa attività vulcanica di tipo
fissurale che ha formato vasti plateaux.
b
Era formato da una catena montuosa di cui ora emergono
le zone più profonde a causa dell’erosione.
c
È ancora interessato da fenomeni di vulcanismo seconda-
rio, in particolare da solfatare.
d
È formato da numerosi laccoliti che vengono interpretati
come propaggini più elevate di un unico batolite.
46
Quali aree nei dintorni del Vesuvio sono maggiormente a
rischio di nubi ardenti e ondate basali? (Scheda 8)
a
Le zone interne verso l’Appennino Campano.
b
Tutta la città di Napoli.
c
La zona a Sud del cratere che comprende la città di Torre
Annunziata.
d
Le zone a Sud e a Est del cratere che comprendono le città di
Torre Annunziata, Torre del Greco e parte della città di Napoli.
COMPETENZE
Leggi e interpreta
47
Le vere dimensioni dell’eruzione di Santorini
Fu probabilmente all’origine del crollo della civiltà minoica.
Avvenuta nel 1600 a.C. sarebbe stata la seconda per impo-
nenza di cui l’uomo ha testimonianza. Nel corso di una spedi-
zione condotta congiuntamente da ricercatori dell’Università
di Rhode Island e del Centro ellenico di studi marini sono stati
raccolti dati che provano che la tremenda eruzione di Thera,
che nel 1600 a.C. circa ha devastato l’isola di Santorini, è stata
molto più imponente di quanto ritenuto.
Finora – basandosi sul materiale vulcanico rinvenuto a terra – si
stimava che l’eplosione del vulcano avesse proiettato nell’am-
biente circostante circa 39 chilometri cubi di magmi, ceneri e
rocce, ma la scoperta che i depositi di pomici e ceneri vulcaniche
si estendono sul fondale marino, con uno spessore compreso
fra i 10 e gli 80 metri, per una distanza di 20-30 chilometri attorno
a Santorini in tutte le direzioni, richiede una revisione delle stime.
I calcoli fanno così aumentare a 60 i chilometri cubi di materiale
disperso dall’eruzione del Thera, che viene così a essere, per
dimensioni, la seconda eruzione di cui l’uomo abbia traccia.
La prima è quella del Tambora avvenuta nel 1815, la cui esplosio-
ne eiettò circa 100 chilometri cubi di materiale. Thera ha eruttato
numerose volte nel corso degli ultimi 400000 anni, quattro delle
quali hanno portato al progressivo “smantellamento” dell’isola,
fino alla forma attuale. Secondo alcuni scienziati, fu proprio l’eru-
zione di 3600 anni fa, e lo tsunami che si deve essere verificato
in conseguenza ad essa, a provocare il crollo della civiltà minoica.
“Le Scienze”, 23 agosto 2006
a
Cerca sull’atlante la posizione dell’isola di Santorini.
b
Disegna su un foglio la forma dell’isola.
c
A che cosa è dovuta la forma particolare dell’isola?
d
Per quale motivo si ritiene che l’eruzione del vulcano Thera del
1600 a.C. sia stata più imponente di quanto ritenuto finora?
e
Calcola la distanza di Santorini dall’isola di Creta.
f
Quale si ritiene sia la causa della scomparsa della civiltà minoica?
g
Individua nel brano i termini che hai incontrato nello studio di
questa unità.
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