La tratta degli schiavi neri, ossia il commercio di schiavi africani, conobbe un'esponenziale crescita subito dopo la scoperta dell?America, ma assunse dimensioni impressionanti nel XVII-XVIII secolo. In realt?, fin dal Medioevo gli Arabi commerciavano in schiavi africani, che erano destinati all?esercito o agli harem dell?impero ottomano.
Per colonialismo si intende la politica di conquista di territori e risorse (materiali e umane) attuata dalle potenze europee a partire dal XV secolo. Indica inoltre l'insieme dei principi a sostegno di tale politica e, infine, l'organizzazione del sistema di dominio. Lo sviluppo del colonialismo pu? essere distinto in due fasi: la prima, che parte dal XV secolo fino alla met? del XIX secolo; la seconda, che parte dagli ultimi decenni del XIX secolo e termina a met? degli anni Settanta del Novecento con il crollo del sistema coloniale portoghese.
Il colonialismo si sviluppò in seguito alle esplorazioni geografiche, e coinvolse soprattutto i territori asiatici e americani, con la fondazione in Africa, in un primo tempo, solo di stazioni commerciali (per il rifornimento di oro, avorio e schiavi) e portuali di supporto per le spedizioni marittime verso l'Asia. Nei primi tempi l'Europa occidentale, guidata da Spagna e Portogallo, attuò una politica espansionistica nelle Indie Orientali e in America centrale e meridionale. Sucessivamente la Gran Bretagna e la Francia guidarono l'espansione europea in America settentrionale, Asia, Africa e nel Pacifico. In un primo momento i coloni provarono a servirsi delle popolazioni indigene dell'America, ma poiché gli Indios erano pochi, indeboliti dalla fame e dalle malattie, e non resistevano alla fatica, furono impiegati anche degli europei,soprattutto criminali condannati al lavoro forzato, ma anche adulti e bambini rapiti. Il loro numero, tuttavia, rimaneva sempre insufficiente. La manodopera nera invece non solo resisteva ai climi caldi, ma costava poco e sembrava inesauribile. All?inizio gli schiavi erano catturati dagli stessi negrieri, che circondavano di sorpresa i loro villaggi e tendevano reti nelle foreste per intrappolarli, proprio come se fossero stati animali.
I motivi che portarono alla colonizzazione delle Americhe furono diversi:
Era il 1520, il Conquistador Hern?n Cort?s, tornato in Europa dopo la conquista del Messico, aveva descritto al re di Spagna la magnificenza dei tesori di Montezuma: "Un disco a forma di sole, grande come la ruota di un carro e d'oro finissimo. Venti anatre d'oro di squisita fattura. Ornamenti a forma di cani, tigri, leoni, scimmie". Un inventario che sembrava inesauribile e che fece nascere la convinzione che esistesse una terra dove l'oro era comune come le rocce. Ben presto si diffuse la voce che in Sudamerica o in America Centrale si trovava un territorio chiamato Eldorado dove le strade e i tetti delle case erano lastricati del prezioso metallo. Tra il 1530 e il 1615 sei spedizioni partirono alla ricerca di inesistenti citt? d'oro. Centinaia di Indios furono torturati e uccisi perch? rivelassero ci? che non sapevano e centinaia di conquistadores persero invano la vita alla ricerca delle "citt? d'oro". Il sogno dell'Eldorado per? continu? anche nel XX sec, infatti nel 1927 il colonnello Percy Faucett mor? misteriosamente in Brasile durante la ricerca della misteriosa Zeta, una citt? posta in cima a una montagna che l'esploratore inglese identificava non soltanto come l'Eldorado, ma anche come una colonia della famosa e misteriosa Atlantide. Grazie a un massiccio flusso migratorio, la colonizzazione stanziale prevalse su quella basata sugli empori costieri e, una volta istituite, le colonie furono soggette a rapporti commerciali esclusivi con le rispettive madrepatrie in Europa. L'impero spagnolo fu il pi? vasto del Nuovo Mondo, estendendosi sulla maggior parte dell'America centrale e meridionale, i Portoghesi si stabilirono in Brasile, gli Inglesi e i Francesi si insediarono nell'America del Nord e gli Olandesi occuparono piccole aree nell'America del Sud.
Il crollo degli equilibri di potere in Europa e le due guerre mondiali nel XX secolo segnaronoe la fine del colonialismo. La crescita di una coscienza nazionalista nelle colonie e il declino dell'influenza politica e militare europea contribuirono infine a una rapida decolonizzazione dopo il 1945.