Estrema regione nord-orientale della Grecia, da cui verosimilmente il nome Hellás («Ellade») è disceso a tutta la penisola. Confina a nord con la Macedonia, a est con il mare Egeo, al sud con Etolia, Doride e Locride, a ovest con l’Epiro. Divisa amministrativamente in quattro distretti (Tessaliotide, Estieotide, Pelasgiotide e Ftiotide), è costituita da due vasti altipiani divisi dalla serie di passi e valli che gli antichi chiamavano Tempe. Incorniciata da alcuni dei più celebri monti della Grecia (l’Olimpo, il Pelio, l’Ossa, il Pindo), sbocca sul mare attraverso il golfo di Pagase. L’archeologia ha rivelato una civilizzazione risalente al paleolitico e particolarmente diffusa nel neolitico: in età micenea fu particolarmente fiorente il sito di Iolco. A partire dall’XI sec. emerse il gruppo etnico dei Tessali (forse provenienti da area balcanica e imparentati linguisticamente con le stirpi del gruppo eolico), che andò formando un ampio tessuto di poleis a dominio aristocratico e che nel corso dei secoli bui estese il suo controllo su Delfi, affacciandosi sulla Grecia centrale. Solo nel VII sec. a.C. i Tessali furono costretti a rientrare nei loro confini tradizionali. Nel corso del V sec. a.C. le stirpi tessaliche furono unificate dalla dinastia degli Alèuadi, che ebbe la sua sede principale a Larissa. Altre città di notevole sviluppo furono Fere e Farsàlo. Benché spesso ai margini della storia greca, la Tessaglia costituì per tutta l’età arcaica un polo di interesse per gli aristocratici del continente. Verso la fine del V sec. a.C. Larissa e Fere vennero a guerra, facilitando l’intervento della Macedonia, che entro la fine del IV sec. a.C. prese il diretto controllo della regione. Nel corso del III sec. a.C. parte consistente della Tessaglia fu annessa alla Lega Etolica, causando un frazionamento dell’area. Nel 196 a.C. tutta la regione passò sotto il controllo romano e sopravvisse come entità amministrativa almeno sino al IV sec. d.C. [Federico Condello]
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