Verona
(Veneto)


 

Una città romana oggi

I grandi monumenti, che ancora oggi possiamo in parte ammirArena di Veronaare, si trovano perfettamente integrati all’interno della città moderna.

L’anfiteatro, chiamato “Arena”, è il simbolo di Verona. È il terzo per dimensioni (dopo il Colosseo di Roma e l’anfiteatro dell’antica Capua, vicino a Napoli) giunto a noi in buono stato di conservazione. All’interno le gradinate per il pubblico (in latino la cavea) erano suddivise in quattro settori da corridoi: i posti più importanti erano quelli dell’anello più basso, più vicini alla pista. Sotto la pista è stato trovato un complesso sistema idraulico di tubature e canali, che serviva a introdurre acqua sulla pista per pulirla o allagarla. Nell’anfiteatro, infatti, oltre a combattimenti fra gladiatori e cacce con animali feroci ed esotici, si svolgevano anche battaglie navali con navi in legno del tutto simili a quelle usate in guerra.

L’anfiteatro si trovava in origine all’esterno della cerchia di mura che circondava la città, in uno spazio ampio libero da costruzioni. Considerate infatti la mole e l’enorme massa di pubblico (spesso scatenato) che accorreva in occasione degli spettacoli!

Al di là del fiume Adige sorgeva il teatro, che richiamava un pubblico più colto, interessato a tragedie e commedie, musica, danza e poesia.

Le gradinate per il pubblico (cavea) erano appoggiate a un colle. Nello spazio a semicerchio ai piedi delle gradinate, davanti al palcoscenico (orchestra), venivano sistemati i seggi per i personaggi importanti. Dietro il palcoscenico un muro molto alto e decorato con colonne e statue faceva da fondale alle rappresentazioni (e all’esterno da facciata al teatro). Purtroppo di tutto questo resta solo qualche frammento di pietra e di marmo nel museo!

Vicino al teatro sorgevano un tempio e un “odeon”, una specie di piccolo teatro coperto, utilizzabile quindi anche nella cattiva stagione.

Porta dei BorsariSia l’anfiteatro sia il teatro vengono ancora oggi utilizzati per spettacoli. Per questo motivo i gradini sono stati restaurati e dunque non sono più quelli originali, già da tempo scomparsi.

Nel centro della città moderna le strade conservano ancora in parte la pianta regolare tipica delle città romane e sicuramente il foro antico, la piazza principale della città, si trovava in corrispondenza dell’attuale piazza delle Erbe, ancora oggi cuore della vita cittadina.

Altri monumenti romani visibili sono due porte che si aprivano lungo il circuito delle mura: sono chiamate Porta dei Bòrsari e Porta dei Leoni. La prima dava accesso alla via Postumia; la seconda immetteva in un’altra strada principale.

Infine l’Arco dei Gavi era insieme una porta e un monumento in onore di un’importante famiglia veronese: i Gavi.