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Il Medioevo
La bussola
La vita e le opere
La bussola
Decameron
Opere minori
Funzione
esplorare la varietà del reale
consolare la paura del disordine
e della morte
riorganizzare il mondo sconvolto e
degradato secondo nuovi principi
(intelligenza, laicità, pragmatismo,
cortesia, decoro)
Opere della maturità
erudizione pre-umanistica (diversa
da quella petrarchesca)
studi danteschi (Dante porta il volgare
alla stessa eccellenza del latino)
inquietudini religiose
esaltazione della poesia come la più
nobile manifestazione umana
idea «alta» di letteratura
Modelli
sperimentazioni giovanili come
apprendistato all’arte del narrare
tradizione cortese «napoletana» +
tradizione novellistica toscana
temi e valori aristocratico-cortesi +
comunali e borghesi
Pubblico
le «amorose donne», tormentate dalla
passione e appesantite dalla «noia»
Opere giovanili
rielaborazione di temi e forme della
letteratura precedente
testi adeguati al gusto del pubblico
dell’epoca e adatti a diventare modelli
per le generazioni seguenti
attenzione per il pubblico femminile
tematiche amorose (amore come
potenza naturale)
concezione consolatoria della letteratura
Il pensiero e la poetica
Il periodo
napoletano
1327-1340
Inizia l’attività di banchiere sotto la tutela del padre
Frequenta la corte angioina
Scrive le prime opere:
Caccia di Diana
,
Filostrato
,
Filocolo
La fase
fiorentina
1341-1360
Compone le opere
Teseida
,
Commedia delle ninfe
fiorentine
,
Amorosa visione
,
Elegia di madonna
Fiammetta
,
Ninfale fiesolano
Scoppia la peste (1348)
Scrive il
Decameron
tra il 1349 e il 1351
Compie studi eruditi, e scrive opere in latino
Dal 1350 è databile l’amicizia con Petrarca
Il ritorno
a Certaldo
1361-1375
Probabile stesura del
Corbaccio
(1365)
Tra il 1373 e il 1374 tiene letture e commenti
pubblici della
Commedia
di Dante
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