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Il primo Novecento
Le coordinate storiche
1.
Luci e ombre
della
Belle époque
Un apparente benessere
Il periodo storico a
cavallo tra XIX e XX secolo è caratterizzato in tutta
Europa da una situazione di apparente prosperità.
Lo
sviluppo economico
conseguente alla seconda
rivoluzione industriale determina un generalizza-
to aumento della produzione, unito a un notevo-
le
incremento demografico
. Il ceto borghese, sal-
damente al governo di una società orientata verso
il capitalismo avanzato, nutre grande fiducia nella
modernità e nel progresso. Gli
sviluppi della tec-
nologia
permettono un effettivo miglioramento del-
la condizione di vita dei ceti medi: molte malattie
vengono debellate, nelle città si diffonde l’illumi-
nazione elettrica, nelle strade compaiono le prime
automobili, nascono il cinema e il cabaret. Tutto
ciò contribuisce a creare il
clima di ottimismo
e
spensieratezza tipico della cosiddetta
Belle époque
(«epoca bella»).
Tuttavia, dietro questo benessere – determinato an-
che da una situazione di pace politica durata un
trentennio – si celano non pochi
elementi di crisi
.
Lo sviluppo industriale è in realtà diseguale sia sul
piano geografico sia nei suoi risvolti sociali. In Ita-
lia al decollo industriale del Nord si contrappongo-
no le persistenti
difficoltà del Meridione
. In tutta
Europa inoltre, mentre migliorano le condizioni di
vita della borghesia, i disagi del proletariato emer-
gono con forza, determinando una tensione sociale
crescente, che sfocia in insurrezioni duramente re-
presse dai governi centrali. Sul piano della politica
estera, i governi dei diversi Stati europei tendono ad
LE
COORDINATE
STORICHE
Dall’età giolittiana alla
prima guerra mondiale
In breve
In Europa i primi anni del Novecento sono caratterizzati da un
apparente sviluppo economico
e dal-
la fiducia nel progresso, ma anche da
irrisolte tensioni
sociali e politiche. Si profilano due schiera-
menti contrapposti: da un lato la
Triplice Alleanza
(Germania, Austria e Italia), dall’altro la
Triplice In-
tesa
(Inghilterra, Francia e Russia).
In Italia gli anni
tra il 1903 e il 1914
sono dominati da
Giovanni Giolitti
e dalla sua politica di
conci-
liazione tra le classi
sociali, all’insegna della tradizione liberale. Durante i suoi governi vengono re-
alizzate importanti riforme, tra cui l’istituzione del suffragio universale maschile (1912). Nel 1911 l’Ita-
lia affronta la
guerra in Libia
.
Nel
luglio 1914
l’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando fornisce l’occasione per lo scoppio
della
prima guerra mondiale
, che assume presto
dimensioni globali
, coinvolgendo le popolazioni
civili di numerosi Paesi.
Dopo molte incertezze,
nel 1915
anche
l’Italia entra in guerra
a fianco della Triplice Intesa.
Nell’ottobre
1918
la
rivoluzione bolscevica
trasforma la Russia in uno Stato socialista (Unione So-
vietica).
Al termine del conflitto (novembre 1918)
scompaiono l’Impero austro-ungarico e l’Impero ottoma-
no
, mentre la Germania è fortemente ridimensionata. L’Italia ottiene le regioni nord-orientali (tranne
Trieste e l’Istria) e si accresce il ruolo internazionale degli
Stati Uniti
.
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