La struttura e lo stile
L’
incipit
della
I Catilinaria
è ca-
ratterizzato da uno
stile mosso e patetico
. Esso è otte-
nuto nel primo paragrafo attraverso un’incalzante se-
quenza di frasi interrogative, che crea un effetto di
pá-
thos
crescente; nel secondo con la frammentazione del
periodo in brevi
kola
paratattici e con il ricorso ad ar-
tifici retorici, quali l’esclamazione e la finta domanda
in anadiplosi (
vivit. Vivit?
, par. 2), atti a esprimere in-
dignazione e stupore.
• Il par. 1 si apre con una serie di tre brevi
interrogati-
ve
(
Quo usque tandem abutere...? Quamdiu... furor iste
tuus nos eludet? Quem ad finem sese... iactabit...?
).
• Nel periodo successivo l’anafora dell’accusativo avver-
biale
nihil
scandisce i diversi soggetti di un’interrogati-
va il cui predicato verbale (
moverunt
) è collocato alla fi-
ne del periodo.
Seguono le due brevi
interrogative retoriche
Patere tua
consilia non sentis? / Constrictam... teneri coniurationem
tuam non vides?
• Conclude il paragrafo una
sequenza incalzante di in-
terrogative indirette
, scandita dall’anafora di
quid
, al-
ternato ad altri funzionali interrogativi (
ubi, quos
), e
dall’omeoteleuto
egeris… fueris… convocaveris… cepe-
ris.
Ecco lo schema del periodo:
arbitraris
(interrogativa diretta, proposizione principale)
➜
quem nostrum... ignorare
(infinitiva oggettiva, subordinata di 1° grado)
➜
quid proxima, quid superiore nocte egeris, ubi fueris – quos
convocaveris, quid consili ceperis
(interrogative indirette, tra di loro coordinate,
subordinate di 2° grado).
• Nel par. 2 alla sequela di frasi interrogative subentra la
proverbiale
esclamazione
O tempora! O mores!
consi-
derata da Quintiliano un esempio di
simulatio
, ossia di
quegli artifici attraverso i quali l’oratore finge di prova-
re un certo sentimento.
• L’audacia di Catilina è poi descritta da una
doppia se-
rie di frasi enunciative
:
prima serie
:
Senatus haec intellegit, consul videt; hic ta-
men vivit
;
seconda serie
:
in senatum venit, fit publici consili par-
ticeps, notat et designat oculis ad caedem unumquemque
nostrum
.
Nella prima serie, il parallelismo sintattico delle tre frasi
coordinate, l’omeoteleuto dei tre predicati verbali e l’al-
litterazione a distanza
videt…vivit
sottolineano la para-
dossalità della situazione. Nella seconda la
klimax
delle
quattro coordinate (
venit… fit… notat et designat
) sot-
tolinea il comportamento illegale di Catilina.
Analisi
del testo
1. In quale consesso Cicerone si rivolge a Catilina?
2. Perché l’oratore esprime sdegno nei confronti
della moralità dei tempi? Con quale frase lo fa
in particolare?
3. Quali figure foniche conferiscono un ritmo incal-
zante alla serie delle interrogative del par. 1?
4. Che funzione ha l’anafora di
nihil
al par. 1?
5. Quale figura collega le due serie di frasi enunciative
che descrivono nel par. 2 la sfrontatezza di Catilina?
Verifica se hai capito
Per esprimere lo sdegno…
Quo usque tandem
: il drammatico interrogativo con cui si apre
la
I Catilinaria
e soprattutto le sue prime tre parole hanno avuto
grande fortuna a partire dai contemporanei di Cicerone.
Sallustio
lo attribuisce singolarmente a un discorso di Catilina ai congiura-
ti:
Quae quo usque tandem patiemini?,
«“Fino a quando, infine,
sopporterete questa situazione?”» (vd. Capitolo 12, T2, p. 381).
L’espressione
Quo usque tandem
è
entrata a far parte del lin-
guaggio comune
, rivolta soprattutto a uomini politici, ammini-
stratori, personaggi pubblici che mettono a dura prova la pazien-
za altrui e dei quali non si riesce a liberarsi: è sufficiente digitare
quo usque tandem
in un motore di ricerca per rendersene conto
e scoprire chi ne sono i titolari…
O tempora o mores!
: questa esclamazione, con la quale si
vuo-
le denunciare il degrado morale dei tempi
in cui ci si trova
a vivere, doveva essere cara a Cicerone, visto che ricorre in alcu-
ne altre orazioni. Da Cicerone passò alle letterature europee e
all’uso ancora attuale dei parlanti, dove spesso assume una con-
notazione scherzosa, derivante dalla sproporzione tra lo sdegno
che esprime e l’oggetto a cui di solito è riferita.
PAROLE famose
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