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Le “società vernacolari” e l’economia di “riciclo”
Esistono casi in cui l’
economia di 
certe comunità 
del pianeta rimane al di
fuori del mercato
. Si tratta di comunità che
non sono in grado di produrre nulla che interessi il mercato. Queste economie sono ca-
ratteristiche di quelle che il sociologo francese
Serge Latouche
(1940) ha definito
società
vernacolari
. Tali società sono presenti in
Africa
, laddove, in seguito alla fase di
decultu-
razione
prodotta dal colonialismo, dall’urbanizzazione e dall’emigrazione verso l’Euro-
pa, le comunità cercano di formulare nuovi modelli di relazioni sociali, nuove immagini
di sé e, naturalmente, nuovi modi di ottenere uno standard accettabile di vita materiale.
Si tratta di
società
che sono
completamente escluse
, come scrive Latouche, dalla «me-
gamacchina tecno-economica transnazionale, là dove i benefici sociali, politici ed eco-
nomici della modernità-mondo sono quasi inesistenti». Latouche stesso ha definito i
membri di queste società “
naufraghi planetari
”. Queste espressioni, così a effetto, vo-
gliono indicare che il mondo attuale è fortemente connesso da processi economici e
tecnologici, come se fosse una grande macchina, ma non tutti gli abitanti del pianeta
nel fanno parte: alcuni di essi – i “naufraghi” – ne restano esclusi.
Sino alla
seconda metà del Novecento
, le
società basate sulla comunità domestica
come quelle studiate dall’antropologo francese
Claude Meillassoux
(1925-2005) in
Africa
potevano contare
, per la loro sopravvivenza,
sulle entrate
rappresentate dalle
rimesse
dei lavoratori migranti
.
Oggi
invece, per gli abitanti delle
bidonville
ai mar-
gini delle città africane, anche questa prospettiva si è assottigliata. Queste comunità,
che non sono certo un’esclusiva dell’Africa subsahariana, ma anche dell’America Lati-
na e di molte regioni dell’Asia, non sono sempre rifornite dalle rimesse degli emigran-
ti, ma
devono contare su altre strategie di sopravvivenza
.
Sul piano tecnico-economico, però, la società “vernacolare”, che non ha nulla da of-
frire al mercato e nulla dal mercato può, di conseguenza, prendere, produce
soluzio-
ni alternative
. Latouche osserva come ciò avvenga soprattutto grazie al riciclaggio dei
“rifiuti della modernità”, ossia mediante il procacciamento e l’
utilizzazione 
di
mate-
riali di scarto recuperati a costi bassissimi
.
Lessico
Vernacolare
Aggettivo
che deriva dalla parola“ver-
nacolo”(sinonimo di“dialet-
to, parlata locale”) e indica
un fenomeno sociale e cul-
turale strettamente legato a
un luogo e a una tradizione,
implicitamente contrappo-
sto a un analogo fenomeno
di maggiore diffusione e in
qualche modo più“moder-
no”e attuale.
La
favela
Rocinha sorge
a sud di Rio de Janeiro ed è,
con i suoi 150.000 abitanti,
la
favela
più grande del Brasile.
Le
favelas
sono baraccopoli
che sorgono alla periferia
delle grandi città brasiliane.
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