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materiali
S
ch e da
2
1
2
1
Attrezzi e utensili in un laborato-
rio artigianale.
2
Una catena di montaggio robotiz-
zata in una fabbrica di automobili.
L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA
LE ORIGINI DELLA TECNOLOGIA
Età della pietra, età del bronzo, età del ferro: le diverse fasi in cui di solito si suddivide la
preistoria testimoniano l’
importanza
che i
materiali
, e la loro lavorazione, hanno nella
storia
dell’uomo e della
tecnologia
.
Ma quando l’uomo inizia a utilizzare i materiali? Quando inizia la tecnologia?Vive fino a qual-
che migliaio di anni fa l’uomo, per soddisfare i propri bisogni, sfruttava le risorse che la natura
offriva con la
caccia
, la
raccolta
dei frutti selvatici, l’uso del legno, dell’osso o della pietra.
Questo modo di vivere mutò radicalmente circa diecimila anni fa, con gli inizi dell’
agricoltu-
ra
. Per lavorare la terra, infatti, occorrevano attrezzi adatti, e per conservare i prodotti agricoli
servivano recipienti adeguati. Furono queste le esigenze che favorirono lo sviluppo delle tec-
niche di costruzione e di
manifattura
degli oggetti, e i successivi continui perfezionamenti.
Da allora in poi lo
sviluppo tecnologico
non ha conosciuto soste, e ha segnato in modo deci-
sivo la nostra storia.
IERI: LA PRODUZIONE ARTIGIANALE
Per millenni la produzione di oggetti, strumenti, beni di consumo fu compito degli
artigiani
,
che svolgevano queste attività nei loro laboratori. L’artigiano è un lavoratore esperto che
utilizza
utensili
e attrezzi per trasformare le materie prime in determinati oggetti, eseguendo
tutte le
lavorazioni
necessarie. Prima della Rivoluzione industriale tutta la produzione era
affidata a loro e la quantità di beni prodotta era limitata dalle possibilità del lavoro manuale.
Poi, la Rivoluzione industriale del XVIII-XIX secolo e l’affermazione dei metodi produttivi
propri dell’industria posero fine a questo sistema.
Oggi l’industrializzazione, con il ricorso alle macchine, ha enormemente accresciuto l’ef-
ficacia dei processi produttivi: se in epoca rinascimentale per produrre un quintale di ferro
occorrevano 10 000 ore di lavoro, oggi ne bastano poche decine.
L’Arsenale di Venezia è stato il
primo esempio di fabbrica nel
senso moderno del termine. Fon-
dato nel 1104, produceva navi in
serie su linee di assemblaggio
usando semilavorati. L’Arsena-
le poteva produrre una nave al
giorno e all’apice della sua atti-
vità impiegava 16000 persone.
LE ORIGINI DELL’INDUSTRIA
Quello che distingue l’industria dall’artigianato è l’impiego di
macchi-
ne
ed
energia
.
Le prime macchine a vapore apparvero in Gran Bretagna a metà del
Settecento. Inizialmente erano utilizzate per pompare l’acqua dalle
miniere di carbone, spesso allagate, ma presto furono applicate alle
macchine per
filare
e
tessere
. Poiché le macchine operavano senza
interruzioni, la produzione di filati e tessuti aumentò incredibilmente.
Fu questo l’inizio della
Rivoluzione industriale
, che ebbe conseguenze
economiche e sociali rilevantissime.
La prima di esse fu la fine del lavoro artigianale di filatura e tessitura,
che fino ad allora era svolto a domicilio dalle contadine. La seconda fu
la nascita delle fabbriche, che richiamarono in città migliaia di conta-
dini, modificando profondamente la società e gli stili di vita.
Una delle prime fabbriche di filati all’epoca della Rivoluzione industriale inglese.
curiosità