Sintesi
3. Sparta ha un sistema politico oligarchico, perché il potere è nelle ma-
ni di pochi, chiuso e conservatore
Sparta era originariamente retta da due re.
il legislatore licurgo tenta di equilibrare i diversi poteri, affiancando ai re un consiglio
degli anziani (
gerusía
), un’assemblea popolare (
apélla
) e cinque éfori. nonostante la
riforma di licurgo a Sparta il potere resta nelle mani di una piccola parte della popo-
lazione, gli spartiati (regime oligarchico).
1. Sparta e Atene rappresentano due modelli contrapposti di vita e di
sistema di governo
Sparta e Atene, due città profondamente diverse dal punto di
vista culturale, elaborano con il tempo due sistemi politici differenti, uno aristocratico
e uno democratico, a cui si sono ispirate e conformate anche altre città.
4. Atene è una città dedita ai commerci e aperta agli stranieri
Atene, di
stirpe ionica, sorge in Attica, vicino al mare e affacciata sulla costa ionica. la società
ateniese, al contrario di quella spartana, si fonda su un’economia aperta agli scambi
commerciali e ha numerosi contatti culturali con l’esterno.
6. La riforma di Clistene avvia Atene verso un regime democratico
perché allarga la partecipazione dei cittadini alla vita politica
nel 508
a.c. clistene riorganizza la popolazione ateniese su base territoriale e pone le ba-
si per una costituzione democratica limitando il potere dei nobili e garantendo la
partecipazione alla vita politica anche dei contadini e del ceto emergente degli ar-
tigiani e dei commercianti. ogni cittadino libero può partecipare al nuovo organo
di governo (la
Bulé
), all’assemblea di tutti i cittadini maschi (
Ecclesía
) e a un tribu-
nale popolare (
Elièa
).
2. La società spartana è militarizzata e divisa in classi rigorosamente distin-
te: gli spartiati (i dominatori), i perieci e gli iloti (i vinti)
Sparta, di stirpe dorica,
si trova nel Peloponneso, una regione poco fertile e lontana dal mare. la società spartana è
una società chiusa, conservatrice e incentrata sui valori militari. la classe dominante è quella
degli spartiati: una minoranza dedita alle attività belliche e la sola a godere dei pieni dirit-
ti civili e politici. la restante parte della popolazione è sottomessa: gli iloti sono considerati
come schiavi; i perieci, pur godendo di maggiore libertà individuale, sono legati da vincoli
politici agli spartiati.
5. La riforma di Solone tenta di spezzare i privilegi dei nobili ma non placa i con-
flitti sociali che sfociano nella tirannide di Pisistrato
dopo un periodo monarchico, ad
Atene il governo è affidato a magistrati (
arconti
) che difendono gli interessi dell’aristocrazia dei
proprietari terrieri. nel 594-593 a.c. Solone elabora una costituzione timocratica: diritti e doveri
dei cittadini sono stabiliti in base al reddito e non più per nascita. Questa costituzione, tuttavia,
non risolve i conflitti sociali e politici e Atene cade nelle mani del tiranno Pisistrato.
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