Figura 20
Il Monte
Fuji Yama (Monte
Fuji), in Giappone, è
un tipico esempio di
stratovulcano.
Gli
stratovulcani
o
vulcani compositi
hanno la
tipica forma a cono simmetrico prodotta da un’at-
tività mista, alternativamente esplosiva ed effusiva.
Per questo motivo una sezione dei fianchi del vul-
cano mette in evidenza strati di piroclasti alternati
a colate laviche solidificate (
18
). Molte delle più
belle montagne del mondo sono vulcani compositi:
il Fuji Yama in Giappone (
20
), il Monte St. He-
lens negli Stati Uniti, il Monte Cotopaxi in Ecua-
dor, e i maggiori vulcani italiani (Etna, Vesuvio e
Stromboli). Alla sommità dell’edificio vulcanico c’è
un cratere che contiene uno o più condotti vulca-
nici. La lava può fuoriuscire anche da fessure dai
fianchi del vulcano formando dei
crateri avventizi
o addirittura nuovi edifici vulcanici (da cui il nome
di vulcani compositi). Quando solidifica forma dei
dicchi che creano una specie di intelaiatura rigida
che rafforza la struttura del cono.
I
coni di scorie
sono edifici vulcanici caratterizzati
da pendii molto ripidi (> 30°) e da un’altezza ridotta
(200-300 m), come il Parícutin in Messico. Deriva-
no da un’attività di tipo esplosivo e si formano per
accumulo di piroclasti incoerenti: per questo motivo
possono essere erosi molto facilmente (
21
).
Il vulcanismo esplosivo di una certa entità, come
quello provocato da eruzioni freato-magmatiche,
potrebbe anche non produrre un edificio a cono:
il risultato può essere semplicemente un cratere di
esplosione chiamato
maar
.
L’attività eruttiva, oltre agli edifici vulcanici, può
dare origine a strutture particolari formate da lava
solidificata.
Se la lava è molto acida (riolitica), a causa del-
la grande viscosità non riesce a tracimare dal cra-
tere. In questo caso non avremo la formazio-
ne di colate laviche ma di strutture di forma più
o meno conica, dette
duomi di lava
(o
cupole
di ristagno
),
al di sopra del punto di emissione
(
22
). I duomi di lava si possono formare nelle fa-
si finali dell’attività di un vulcano di tipo esplosivo,
quando la forza dei gas che frantumano la lava vi-
scosa è ormai esaurita: ha questa origine, per esem-
pio, il duomo che si formò all’interno del vulcano St.
Helens dopo la violenta eruzione del 1980. Se questi
accumuli di lava solidificata sono alti e sottili si par-
la di
protrusioni solide
(oppure di
guglie
o
spine
):
una guglia che raggiunse l’altezza di 350 m si elevò
dal cratere del vulcano La Pelée nel 1903 (
18
).
Figura 21
Il cono di scorie è costituito da materiale
piroclastico. Nella foto, un cono di scorie a Réunion.
anello di materiali
piroclastici
duomo vulcanico
formatosi all’interno
del cratere
Figura 22
Duomo di
lava molto viscosa che
ristagna all’interno del
vulcano St. Helens
negli Stati Uniti dopo
la famosa eruzione del
1980.
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