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Eruzioni centrali
ed edifici vulcanici
Si parla di eruzione centrale quando la colata
lavica fuoriesce da una sorgente localizzata, un
cratere collegato a un condotto vulcanico. Gli
edifici che si formano in questo caso sono i vulcani
a forma di cono che tutti conosciamo. La forma
dell’edificio vulcanico dipende dalla viscosità della
lava e, quindi, dal tipo di attività che lo ha formato
(
18
).
Figura 18
Principali
edifici vulcanici formati
da un’eruzione centrale e
correlati ad un aumento
della viscosità della lava.
lava recente
antica colata
lavica
condotto
strati di basalto
strati
alternati
di lava
e piroclasti
cratere parzialmente
tappato con
frammenti di lava
strati di piroclasti
vulcano a scudo
stratovulcano
cono di scorie
protrusione solida
AUMENTO DELLA VISCOSIT¸ DELLA LAVA
I
vulcani a scudo
hanno dimensioni estese e fianchi
non molto ripidi, con una forma che presenta una
convessità verso l’alto (come un antico scudo greco
appoggiato al suolo) e un cratere sulla sommità. So-
no generati da lave basaltiche molto fluide che pos-
sono arrivare a enorme distanza dal centro di emis-
sione. Le loro eruzioni sono molto frequenti e un
singolo evento può durare anche per mesi. Ne sono
un tipico esempio i vulcani hawaiiani: l’arcipelago
delle isole Hawaii è di origine vulcanica, ma solo
l’isola di Hawaii (quella più estesa) possiede vulcani
ancora attivi, il
Mauna Loa
e il
Kilauea
. In particola-
re il Mauna Loa emerge dalle acque dell’oceano per
oltre 4000 m e la sua struttura a forma di cono pog-
gia sul fondale oceanico profondo più di 5000 m. Se
non si considerassero le acque oceaniche, il Mauna
Loa sarebbe la più alta montagna della Terra (
19
).
Koala
Mauna
Kea
Mauna
Loa
Hualali
Kilauea
1500
3000
Figura 19
Cartina dell’isola di Hawaii, formata da cinque
vulcani a scudo di cui due ancora attivi: il Mauna Loa e il
Kilauea. Le colate più recenti sono segnate in rosso: esse
possono arrivare fino al mare accrescendo in questo modo
la superficie dell’isola.
Lo sapevi che...
Miti e vulcani
La mitologia hawaiiana attribuisce l’attività vulcanica
ad una dea (Péle), la cui dimora sarebbe stata il vasto
cratere del Kilauea; il nome del vulcano in lingua ha-
waiiana significa “nuvola di fumo che sale”. Il nome del
cratere (Halemaumau) testimonia che l’attività del vul-
cano è persistente, in quanto significa “casa del fuoco
inestinguibile”. Halemaumau è attivo almeno dagli anni
venti del secolo scorso, epoca a cui risalgono le prime
relazioni scritte sulla sua attività vulcanica.
La struttura del vulcano
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