Gli obiettivi


La lezione propone una riflessione sulle caratteristiche della lingua parlata al cinema. Particolare attenzione sarà riservata, attraverso l’illustrazione di alcuni casi esemplari, alla rappresentazione dell’italiano regionale e dei dialetti e alla funzione simbolica che questi assumono nella storia del cinema.

Si parlerà di:

  • La rappresentazione del parlato al cinema. Il parlato filmico ha caratteristiche diverse da quello spontaneo: proviene da un testo scritto (il copione), è prodotto in un contesto diverso da quello reale e ha come vero destinatario lo spettatore. Quali differenze comportano queste diverse condizioni?

  • Il registro aulico e il doppiaggio. Il parlato filmico tende spesso a un innalzamento del registro linguistico verso il polo aulico. Questo avviene, ad esempio, nel doppiaggio, che nel corso del Novecento ha contribuito a diffondere mode e stereotipi linguistici.

  • L’italiano regionale al cinema. In tutta la storia del cinema italiano la componente locale ha avuto un ruolo centrale. Più che il dialetto vero e proprio, però, è stato spesso rappresentato l’italiano regionale, un italiano fortemente influenzato da elementi locali. Da Totò ad Alberto Sordi, si mostreranno alcuni esempi dell’elemento locale nel cinema italiano. 

  • Le funzioni simboliche del dialetto. Il dialetto al cinema ha spesso rivestito funzioni simboliche: da quella lirico-nostalgica di Fellini o Olmi, a quella espressiva di Monicelli o Scola, a quella farsesca o macchiettistica di molta commedia all’italiana.

  • Italiano e dialetto nel cinema recente. Il cinema degli ultimi anni ha conosciuto un uso sempre più frequente del dialetto per caratterizzare realisticamente determinati contesti sociali. Questo è stato possibile anche grazie alla diffusione sempre maggiore dei sottotitoli, come nel caso di Gomorra.



Relatore


Emiliano Picchiorri è professore ordinario di Storia della lingua italiana all’Università «G. d’Annunzio» di Chieti-Pescara. Si è occupato di vari aspetti dell’italiano letterario, della lessicografia italiana e della storia della grammatica. È condirettore della rivista «Carte di viaggio. Studi di lingua e letteratura italiana». Con Giuseppe Antonelli è autore della grammatica per la scuola secondaria di secondo grado L’italiano, gli italiani. Norma, usi, strategie testuali (Einaudi scuola, 2016). Il suo ultimo libro è Giuseppe Rigutini lessicografo e grammatico (Serra, 2021).

 

Moderatore


Duccio Canestri, Docente e consulente editoriale, Mondadori Education.

 

 

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