Le competenze contano. Per un umanesimo tecnologico | con Lorenzo Casini, Vittorio Marchis, Lucio Russo e Vera Tripodi
Obiettivi
Le «competenze contano» e contano ancora di più se sono «competenze trasversali», capaci di mettere in moto il pensiero critico del lettore. È questo il compito, culturale e civile, che oggi può ancora svolgere la filosofia. Animati da questa consapevolezza, siamo partiti dieci anni fa con il fisico Carlo Rovelli. Da par suo, nel primo volume della collana Scienza e filosofia, ci ha spiegato Che cos’è la scienza (quella di ieri e quella di oggi, nonché l’atteggiamento mentale che le accomuna) con un affascinante ritratto del filosofo presocratico Anassimandro.
L’umanesimo scientifico e tecnologico di cui parliamo in questo incontro trovava già lì una coerente espressione, ed è venuto delineandosi nei diversi volumi della collana, fino alle uscite attuali. La nuova elegante forma grafica in cui si presentano pone ancora più in risalto il simbolo scelto allora: l’«I think» con cui Darwin introduceva il disegno del suo «corallo della vita». Le idee, i pensieri, l’intelligenza, «contano» eccome, e la collana Scienza e filosofia nutre l’ambizione di coglierli nel loro stato nascente, o perlomeno di fornire gli strumenti critici necessari per riconoscerne il valore. Così a dover «contare», in una società e con una politica che troppo spesso ha mostrato di volerne fare a meno, sono le competenze significativamente rappresentate dai protagonisti del nostro incontro. Le competenze del giurista Lorenzo Casini, che nel suo libro ci mostra che nell’era di Google, della globalizzazione e del trionfo delle tecnologie informatiche, nonostante tutto, parafrasando Mark Twain, la notizia della morte dello Stato è alquanto esagerata. O quelle dell’”eticista” Vera Tripodi che si inoltra nei dilemmi etici e filosofici legati, per esempio, alla progettazione di robot capaci di svolgere attività umane, tra cui le automobili a guida autonoma. E le competenze, più che mai trasversali, di Lucio Russo, esperto di meccanica statistica ma anche grecista e storico della scienza, che in Flussi e riflussi mostra quanto della geniale teoria delle maree di Newton fosse già presente nel pensiero ellenistico; e, last but not least, di Vittorio Marchis, il cui «dizionario filosofico dell’ingegneria» è il punto di arrivo di una lunga esperienza che lo ha portato a coniugare strettamente i saperi politecnici con le scienze umane.
Perché è appunto di un consapevole e profondo «umanesimo tecnologico» ciò di cui oggi - nelle università e nelle nostre vite - sentiamo un urgente bisogno.
Relatori
Lorenzo Casini, professore ordinario di diritto amministrativo nella Scuola IMT Alti Studi di Lucca, capo di gabinetto del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo dal settembre 2019, è autore de Lo stato nell’era di Google. Frontiere e sfide globali
Vittorio Marchis, docente di Storia e Filosofia della Scienza al Politecnico di Torino, dopo un passato impegno come ricercatore e docente nel settore aerospaziale, ha riconvertito i
suoi interessi verso le «scienze umane». Ha scritto numerosi saggi e centinaia di articoli, è autore di Dall'arte... allo zero. Piccolo dizionario filosofico dell’ingegneria.
Lucio Russo si è occupato di meccanica statistica, calcolo delle probabilità e storia della scienza. è autore di diversi libri tra i quali Flussi e riflussi. Indagine sull’origine di una teoria scientifica
Vera Tripodi lavora presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, insegna Etica delle tecniche al Politecnico di Torino, è autrice di Etica delle tecniche. Una filosofia per progettare il futuro.
Moderatore
Armando Massarenti, curatore della collana Scienza e Filosofia, è filosofo e giornalista e firma storica del supplemento culturale "Domenica" del Sole 24 Ore. È membro della Commissione per l'Etica della Ricerca e la Bioetica del Cnr (ente presso il quale è ricercatore associato), e dei comitati scientifici del Cepell (Centro per il Libro e la Lettura) e del costituendo Museo educativo sulla moneta e l’economia di Banca d’Italia.
Le «competenze contano» e contano ancora di più se sono «competenze trasversali», capaci di mettere in moto il pensiero critico del lettore. È questo il compito, culturale e civile, che oggi può ancora svolgere la filosofia. Animati da questa consapevolezza, siamo partiti dieci anni fa con il fisico Carlo Rovelli. Da par suo, nel primo volume della collana Scienza e filosofia, ci ha spiegato Che cos’è la scienza (quella di ieri e quella di oggi, nonché l’atteggiamento mentale che le accomuna) con un affascinante ritratto del filosofo presocratico Anassimandro.
L’umanesimo scientifico e tecnologico di cui parliamo in questo incontro trovava già lì una coerente espressione, ed è venuto delineandosi nei diversi volumi della collana, fino alle uscite attuali. La nuova elegante forma grafica in cui si presentano pone ancora più in risalto il simbolo scelto allora: l’«I think» con cui Darwin introduceva il disegno del suo «corallo della vita». Le idee, i pensieri, l’intelligenza, «contano» eccome, e la collana Scienza e filosofia nutre l’ambizione di coglierli nel loro stato nascente, o perlomeno di fornire gli strumenti critici necessari per riconoscerne il valore. Così a dover «contare», in una società e con una politica che troppo spesso ha mostrato di volerne fare a meno, sono le competenze significativamente rappresentate dai protagonisti del nostro incontro. Le competenze del giurista Lorenzo Casini, che nel suo libro ci mostra che nell’era di Google, della globalizzazione e del trionfo delle tecnologie informatiche, nonostante tutto, parafrasando Mark Twain, la notizia della morte dello Stato è alquanto esagerata. O quelle dell’”eticista” Vera Tripodi che si inoltra nei dilemmi etici e filosofici legati, per esempio, alla progettazione di robot capaci di svolgere attività umane, tra cui le automobili a guida autonoma. E le competenze, più che mai trasversali, di Lucio Russo, esperto di meccanica statistica ma anche grecista e storico della scienza, che in Flussi e riflussi mostra quanto della geniale teoria delle maree di Newton fosse già presente nel pensiero ellenistico; e, last but not least, di Vittorio Marchis, il cui «dizionario filosofico dell’ingegneria» è il punto di arrivo di una lunga esperienza che lo ha portato a coniugare strettamente i saperi politecnici con le scienze umane.
Perché è appunto di un consapevole e profondo «umanesimo tecnologico» ciò di cui oggi - nelle università e nelle nostre vite - sentiamo un urgente bisogno.
Relatori
Lorenzo Casini, professore ordinario di diritto amministrativo nella Scuola IMT Alti Studi di Lucca, capo di gabinetto del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo dal settembre 2019, è autore de Lo stato nell’era di Google. Frontiere e sfide globali
Vittorio Marchis, docente di Storia e Filosofia della Scienza al Politecnico di Torino, dopo un passato impegno come ricercatore e docente nel settore aerospaziale, ha riconvertito i
suoi interessi verso le «scienze umane». Ha scritto numerosi saggi e centinaia di articoli, è autore di Dall'arte... allo zero. Piccolo dizionario filosofico dell’ingegneria.
Lucio Russo si è occupato di meccanica statistica, calcolo delle probabilità e storia della scienza. è autore di diversi libri tra i quali Flussi e riflussi. Indagine sull’origine di una teoria scientifica
Vera Tripodi lavora presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, insegna Etica delle tecniche al Politecnico di Torino, è autrice di Etica delle tecniche. Una filosofia per progettare il futuro.
Moderatore
Armando Massarenti, curatore della collana Scienza e Filosofia, è filosofo e giornalista e firma storica del supplemento culturale "Domenica" del Sole 24 Ore. È membro della Commissione per l'Etica della Ricerca e la Bioetica del Cnr (ente presso il quale è ricercatore associato), e dei comitati scientifici del Cepell (Centro per il Libro e la Lettura) e del costituendo Museo educativo sulla moneta e l’economia di Banca d’Italia.