Storia. Questioni, letture, fonti

La tua risorsa online per l'insegnamento della storia nel secondo biennio e nell'ultimo anno delle scuole superiori.

Per la formazione continua e lo sviluppo professionale dei docenti, Mondadori Education propone una nuova sezione del suo sito dedicata a chi insegna storia nelle ultime tre classi della Scuola Secondaria di Secondo Grado: un’offerta di risorse e spunti originali per un aggiornamento continuo, per approfondire questioni cruciali e per arricchire il lavoro in classe.

Su Storia. Questioni, letture, fonti troverete:
  • interventi – scritti o in forma di breve videointervista – di storiche e storici autorevoli su eventi, problemi, temi storiografici classici e in discussione;
  • suggerimenti bibliografici, tramite brevi schede di lettura di volumi classici e di novità;
  • fonti annotate, con ampi apparati che permettono di contestualizzarle e di usarle per la lezione in classe;
  • indicazioni di metodo storico, che aiutano a riflettere insieme in classe sugli strumenti e le procedure della storiografia, e ad avviare ricerche autonome;
  • riflessioni sul calendario civile e approfondimenti su date canoniche, o meno canoniche, o che canoniche potranno diventare.
Questo spazio è suddiviso in rubriche, che dialogano tra loro: saranno suggeriti collegamenti per creare un percorso articolato, che potrà essere usato per lavori in classe o come punto di partenza per costruirne altri in modo originale. Si propone quindi come un repertorio di materiali utili per stimolare la riflessione critica (anche sul mestiere stesso di insegnare storia a scuola), per fornire supporto alla didattica in classe, per costituire una “biblioteca di base” attraverso le bibliografie che corredano tutti gli articoli e le schede di lettura.

Interventi

Una storica o uno storico sono interpellati su questioni generali che scaturiscono da eventi specifici e su come affrontarli in classe, oppure su temi della disciplina (gli ambiti di studio, le categorie storiografiche, le proposte recenti, i dibattiti in corso…) e su quali ricadute possano avere nell’insegnamento a scuola.
La storia globale: un cantiere aperto

La storia globale: un cantiere aperto

di Adriano Roccucci

Il sostantivo “storia” è accompagnato sempre più spesso, in un numero crescente di ricerche e riflessioni, dall’aggettivo “globale”. Che cosa si intende per “storia globale”, da quali domande parte, che cosa porta di diverso rispetto alle tradizionali storie “universali” e “mondiali”? Lo storico Adriano Roccucci ci introduce brevemente a questo campo di studi, a oggi un “cantiere aperto”, che ha il merito di moltiplicare i punti di visuale della ricerca storica e i suoi soggetti. “Globale” fa rima con “plurale”.

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Domande dal presente

Una storica o uno storico riflettono a partire da avvenimenti e questioni che ci interrogano nel nostro tempo presente, dando spessore storico alle nostre domande.
  • La storiografia e la storia delle disabilità: cosa, come, perché

    Il 3 dicembre è la Giornata internazionale delle persone con disabilità, ricorrenza proclamata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (risoluzione 47/3 dell’Assemblea Generale) nel 1992 e celebrata ogni anno in tutto il mondo. Questa ricorrenza non è solo simbolica: così come importanti cambiamenti legislativi, sociali e culturali riguardanti la disabilità in Italia e nel mondo, si tratta di una conquista di anni di attivismo. Come ci spiega la storica Martina Salvante, la diversa considerazione della disabilità ha avuto un impatto anche sulla storiografia.

  • Pace e diritti nell’arena olimpica

    I grandi eventi sportivi durante l’estate 2024 si sono trasformati, ancora una volta, in palcoscenici dove, insieme ad atleti e atlete, giocatrici e giocatori, sono saliti anche grandi temi politici e sociali. Talvolta convitati di pietra, talvolta elefanti nella stanza, anche per le ipocrisie delle organizzazioni internazionali; ma in qualche occasione l’«attivismo» di donne e uomini impegnati nelle gare ha fatto breccia: oggi grazie anche alle risorse della comunicazione digitale e social. Con una proposta finale per un lavoro in classe.

     

     

  • Israele, Palestina. La necessità di una soluzione politica per una “guerra dei cent’anni”

    Arturo Marzano, specialista del Medio Oriente, storico del conflitto israelo-palestinese e dello Stato di Israele, offre alcuni spunti per riflettere su questa fase drammatica di uno scontro ormai ultrasecolare. Una soluzione politica che garantisca mutuo riconoscimento e reciproco diritto all’autodeterminazione è l’unica che potrà mettere fine a questa “guerra dei cent’anni”.

     

     

     

Videointerviste

Incontriamo studiose e studiosi, a cui domandiamo di illustrarci brevemente un tema, una questione storiografica, una sua ricerca compiuta o in corso.

Gabriella Gribaudi - Napoli in guerra, 1940-43

La Professoressa Gribaudi si sofferma sul periodo 1940-43: Napoli fu bombardata sin dai primi giorni di guerra, nel 1940. I due bombardamenti più devastanti ebbero luogo nel dicembre 1942 e nell’agosto 1943. Simbolo della distruzione di Napoli sono i ruderi del monastero di Santa Chiara, impressi nell’immaginario non solo da celebri fotografie, ma anche dalla canzone Munasterio ’e Santa Chiara, composta nel 1945. I documenti militari alleati aiutano a riflettere sulla guerra vista dall’alto (dai bombardieri) e su quella vista dal basso (dai bombardati, che a distanza di decenni offrono la loro testimonianza).

Gabriella Gribaudi - Napoli sul fronte e le Quattro giornate (27-30 settembre 1943)

In questa seconda parte della conversazione la Professoressa Gribaudi affronta gli eventi del settembre 1943. Come tante altre parti d’Italia, la resistenza a Napoli comincia all’indomani dell’annuncio dell’armistizio (8 settembre): civili e soldati si oppongono all’occupazione tedesca. Con lo sbarco degli Alleati a Salerno (9 settembre), Napoli in pratica è già sul fronte. In questo contesto la città diventa teatro di ulteriori distruzioni e violenze, fino all’insurrezione che comincia il 27 settembre. Sono i documenti militari tedeschi, in particolare, a dimostrare l’ampiezza e l’importanza di queste vicende.

Scarica i materiali correlati per approfondire i temi trattati nell'intervista proposta!
A tua disposizione una breve contestualizzazione dei contenuti, spunti di approfondimento e brani tratti direttamente dall'opera dell'autrice: Guerra totale. Tra bombe alleate e violenze naziste. Napoli e il fronte meridionale 1940-44.

Fonti e questioni di metodo

Schede di fonti di vario genere (scritte, iconografiche, materiali…), annotate e contestualizzate, si alternano a brevi articoli dedicati ai metodi della storiografia.
  • Segni di uomini e di donne che hanno vissuto nel passato

    METODO

     

    Un breve saggio sulle fonti scritto negli anni Settanta dal grande storico dell’antichità Arnaldo Momigliano (1908-1987) ha il valore di una guida essenziale al significato scientifico, civile, etico dello studio della storia (senza aggettivi né specialismi). 

     

     

  • La Francia e la guerra d’Algeria: tortura e censura

    FONTI

     

    Nel 1958, in piena guerra d’Algeria, il giornalista francese Henri Alleg (1921-2013) riuscì a far uscire dal carcere in cui era detenuto la testimonianza delle torture.

    Un caso Dreyfus del XX secolo?

     

     

     

  • L’Index librorum prohibitorum del 1787

    FONTI

     

    L’Indice dei libri proibiti, pubblicato e costantemente aggiornato dalla Chiesa cattolica a partire dal 1559, è una fonte fondamentale per la storia delle idee, della cultura e della censura. Particolarmente interessante risulta essere l’Indice pubblicato nel 1787, nell’epoca dell’Illuminismo e alle soglie della Rivoluzione francese.

Letture

I suggerimenti per una “biblioteca di base”: schede bibliografiche di libri classici, per tornare ai fondamentali della disciplina, e di novità recenti, per vedere in quali ambiti (tematici e spazio-temporali) la storiografia contemporanea svolge la sua indagine.

La tolleranza: lo spessore storico di una questione del presente

NOVITÀ

Lucia Felici, Girolamo Imbruglia, La tolleranza in età moderna. Idee, conflitti, protagonisti (secoli XVI-XVIII), Roma, Carocci 2024, 336 p. Scheda a cura di Eleonora Faricelli.

Una sintesi aggiornata ed efficace ripercorre le metamorfosi del concetto di tolleranza tra XVI e XVIII secolo. Questa idea nacque per rispondere al problema della convivenza religiosa soprattutto dopo la diffusione della Riforma protestante; al termine di una lunga evoluzione è diventata requisito dei diritti fondamentali degli individui. Uno sguardo storico che ci permette di riflettere sulle sfide che si presentano oggi.

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Abbattere un passato o costruire un futuro?

NOVITÀ

Germano Maifreda, Immagini contese. Storia politica delle figure dal Rinascimento alla “cancel culture”, Feltrinelli, Milano 2022, 152 p. – Tomaso Montanari, Le statue giuste, Laterza, Roma-Bari 2024, 132 p. Scheda a cura di Tommaso Scaramella.

In due libri recenti lo storico dell’economia Germano Maifreda e lo storico dell’arte Tomaso Montanari prendono in esame le azioni di protesta che negli ultimi anni, negli Stati Uniti e in Europa, hanno preso di mira statue e immagini. Questa contestazione di personaggi ed eventi del passato, che veicolano o celebrano valori e comportamenti oggi inaccettabili (dal colonialismo allo schiavismo ad altre forme di discriminazione di gruppi sociali o minoranze) è stata etichettata come cancel culture («cultura della cancellazione») da chi la giudica un eccesivo cedimento all’odierno “politicamente corretto”. Maifreda e Montanari, con approcci diversi, invitano invece a riflettere sui processi storici che sottostanno alla costruzione di un patrimonio culturale: chi colpisce le statue non intende cancellare il passato, ma vuole prenderlo sul serio e ridiscuterlo, per costruire un futuro diverso. Il compito che spetta alla storiografia è quello di restituire i diversi significati che il patrimonio contiene.

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Il potere della censura ecclesiastica

NOVITÀ

Giorgio Caravale, Libri pericolosi. Censura e cultura italiana in età moderna, Laterza, Roma-Bari 2022, 533 p.; scheda a cura di Tommaso Scaramella

Basandosi su una ricerca che ha potuto attingere a fonti disponibili solo da una ventina d’anni, Giorgio Caravale propone una originale rilettura della storia della censura ecclesiastica nell’Italia dell’età moderna. L’autore ricostruisce così il modo in cui la Chiesa controllò la diffusione delle idee, delle opinioni e delle conoscenze, plasmando – con conseguenze secolari – un’intera cultura e società.

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I tempi e i luoghi della «rivoluzione commerciale» del Medioevo: una nuova proposta

NOVITÀ

C. Wickham, L’asino e il battello. Ripensare l’economia del Mediterraneo medievale, 950-1180, trad. a cura di Dario Internullo, Viella, Roma 2024, 883 p. Scheda a cura di Lorenzo Tabarrini.

Con L’asino e il battello, il grande medievista britannico Chris Wickham (1950) offre una nuova interpretazione della storia economica dei secoli X-XII. Mettendo a confronto sei regioni affacciate sul Mediterraneo (l’Egitto, la Tunisia, la Sicilia, la penisola iberica, l’impero romano d’Oriente e l’Italia del centro-nord), Wickham demolisce alcuni stereotipi storiografici, vecchi ma molto resistenti, in un libro che farà riflettere e discutere per molto tempo.

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Ma non li dimostra: gli ottantacinque anni de La società feudale di Marc Bloch

CLASSICO

Marc Bloch, La società feudale, trad. di Bianca Maria Cremonesi, Einaudi, Torino, 1949 (ed. or. 1939-1940). Scheda a cura di Lorenzo Tabarrini

Alla fine degli anni Trenta, lo storico francese Marc Bloch (1896-1944), sulla base dei suoi vasti studi sul Medioevo europeo, delineò i caratteri della «società feudale» in un volume presto considerato un classico fondamentale.

È un libro che si trova ancora sulla scrivania di chi si occupa della storia politica del Medioevo; questa scheda ci aiuta a capire perché.

«Le donne hanno sempre lavorato». Una ricerca sui secoli dell’Età moderna

NOVITÀ

Anna Bellavitis, Il lavoro femminile nelle città dell’Europa moderna, Roma, Viella, 2016, 248 p., scheda a cura di Eleonora Faricelli

La storica italiana Anna Bellavitis (1960), professoressa di Storia moderna dell’università di Rouen (Francia), ha sviluppato le sue ricerche in vari ambiti della storia sociale, delle donne e del genere. In una sintesi recente ha affrontato la questione del lavoro femminile nelle città europee tra XVI e XVIII secolo, mostrando come le donne hanno sempre lavorato. I casi che Bellavitis analizza sollecitano questioni che sono ancora di stretta attualità: il riconoscimento sociale del lavoro femminile, l’accessibilità o meno di certi impieghi, la condizione giuridica, il lavoro «precario» e «in nero», le gerarchie, le differenze di salario con gli uomini.

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Calendario civile

Spunti, riflessioni e approfondimenti su date canoniche (o meno canoniche) per richiamare alla memoria gli anniversari ufficiali, ma anche un calendario civile da costruire, come posta in gioco nel presente.
30nov

Abolire la pena di morte

Perché collegare il 30 novembre all’abolizione della pena di morte? Un calendario civile tra storia locale, diritti universali e date alternative. Perché la pena capitale è una questione sempre aperta, tanto più in tempi di guerra.

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Lezioni di storia 2024/2025

In questa nuova edizione di Lezioni di Storia, 7 incontri con alcuni dei nomi più autorevoli del panorama italiano per approfondire i grandi temi della storia contemporanea!

Dal Risorgimento alla Rivoluzione russa, dall'immigrazione negli Stati Uniti alla Guerra fredda, i nostri relatori ci accompagneranno da dicembre a giugno: iscriviti ai nuovi eventi!

Una selezione dei nostri appuntamenti precedenti

Le radici del processo di integrazione europeo, dall’antifascismo alle Comunità europee

Giuliana Laschi racconta la complessità delle ragioni che dettero avvio al processo di integrazione europea dopo la Seconda guerra mondiale.

La geopolitica del pallone. Mondiali di calcio e relazioni internazionali

Riccardo Brizzi ricostruisce la storia della Coppa del mondo di calcio, mostrando come da semplice evento sportivo essa abbia acquisito un crescente protagonismo sul terreno geopolitico.

Gorbačëv e il collasso dell’Unione Sovietica

Partendo dalla figura di Michail Sergeevič Gorbačëv, Adriano Roccucci ripercorre la fine dell’Unione Sovietica analizzando domande e temi di una questione storiografica ancora aperta e oggetto di dibattito tra gli storici.

Area Storia

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  • presentazioni modificabili,

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