Ghiacciai in pericolo: meglio salvarli che salutarli
di Chiara Anzolini
- Materie coinvolte: Scienze della Terra
Negli ultimi anni, sempre più persone si affrettano a visitare i ghiacciai prima che scompaiano a causa della crisi climatica. Con il riscaldamento globale che accelera il loro scioglimento, molti ghiacciai rischiano di sparire entro poche decine di anni. Questo fenomeno, chiamato "Last Chance Tourism", attira turisti da tutto il mondo, proprio tra coloro che sono più sensibili alla tematica e quindi desiderosi di vedere queste meraviglie naturali prima che diventino solo un ricordo. Tuttavia, questo tipo di turismo non è privo di rischi, sia per le persone, sia per l’ambiente.
Il cambiamento climatico ha effetti devastanti sui ghiacciai, che si ritirano a un ritmo senza precedenti. Secondo l’osservatorio Copernicus, dal 1976 in Europa si è avuta una perdita di 850 km3 di ghiaccio, tanto che in Islanda hanno anche creato un cimitero dei ghiacciai, come monito contro la crisi climatica. I turisti che vogliono vedere questi ghiacciai prima della loro scomparsa contribuiscono, paradossalmente, ad accelerare il processo di scioglimento. I viaggi in aereo e in auto generano emissioni di gas serra che aumentano il riscaldamento globale, peggiorando la situazione. Anche la presenza fisica dei turisti può destabilizzare i fragili ecosistemi montani.
In alcuni casi, le attività turistiche legate ai ghiacciai hanno persino portato a cambiamenti nel paesaggio. In Islanda, per esempio, i tour operator offrono escursioni guidate su motoslitte e gite in elicottero per osservare i ghiacciai dall’alto. Queste pratiche, oltre a contribuire alle emissioni di anidride carbonica, possono causare danni diretti ai ghiacciai, accelerando la loro erosione. In questo modo, il turismo che mira a celebrare la bellezza di questi luoghi unici finisce addirittura per accelerare la loro distruzione.
Il fenomeno si è diffuso in modo particolare nelle Alpi francesi e in Islanda. In questi luoghi, i turisti si avventurano spesso su ghiacciai instabili, mettendo a rischio la propria sicurezza. Negli ultimi anni si sono registrati diversi incidenti causati da crolli improvvisi o dallo scioglimento accelerato dei ghiacciai. In Islanda, ad esempio, un gruppo di turisti è stato recentemente intrappolato su un ghiacciaio in scioglimento e salvato in extremis. Le autorità locali hanno cercato di sensibilizzare i visitatori sui rischi, ma il numero di persone attratte da questi luoghi rimane elevato.
Nonostante tutto, ci sono soluzioni per conciliare la voglia di vedere questi spettacoli della natura e la necessità di proteggere l’ambiente. Molti esperti suggeriscono di promuovere forme di turismo sostenibile e di educare i turisti sull’importanza di proteggere i ghiacciai non solo per il loro valore estetico, ma anche per il loro ruolo cruciale nel mantenimento degli ecosistemi montani e delle risorse idriche. I ghiacciai, infatti, regolano il flusso dei fiumi e sono una riserva d’acqua dolce fondamentale. La loro scomparsa potrebbe avere conseguenze devastanti per milioni di persone che dipendono da queste risorse.
Mentre il turismo verso i ghiacciai continua a crescere, è fondamentale che si sviluppi una maggiore consapevolezza ambientale. Il 2025 sarà l’Anno Internazionale dei Ghiacciai, un’opportunità unica per sensibilizzare la popolazione mondiale sull’urgenza di agire per preservare questi fragili ecosistemi. La visita a un ghiacciaio, per quanto possa essere un'esperienza emozionante e un’opportunità di contatto con la natura, non dovrebbe limitarsi a contemplare qualcosa di straordinario prima che scompaia, ma diventare un’occasione per riflettere sulle nostre responsabilità verso il Pianeta e per sostenere azioni concrete per la sua protezione.
In alcuni casi, le attività turistiche legate ai ghiacciai hanno persino portato a cambiamenti nel paesaggio. In Islanda, per esempio, i tour operator offrono escursioni guidate su motoslitte e gite in elicottero per osservare i ghiacciai dall’alto. Queste pratiche, oltre a contribuire alle emissioni di anidride carbonica, possono causare danni diretti ai ghiacciai, accelerando la loro erosione. In questo modo, il turismo che mira a celebrare la bellezza di questi luoghi unici finisce addirittura per accelerare la loro distruzione.
Il fenomeno si è diffuso in modo particolare nelle Alpi francesi e in Islanda. In questi luoghi, i turisti si avventurano spesso su ghiacciai instabili, mettendo a rischio la propria sicurezza. Negli ultimi anni si sono registrati diversi incidenti causati da crolli improvvisi o dallo scioglimento accelerato dei ghiacciai. In Islanda, ad esempio, un gruppo di turisti è stato recentemente intrappolato su un ghiacciaio in scioglimento e salvato in extremis. Le autorità locali hanno cercato di sensibilizzare i visitatori sui rischi, ma il numero di persone attratte da questi luoghi rimane elevato.
Nonostante tutto, ci sono soluzioni per conciliare la voglia di vedere questi spettacoli della natura e la necessità di proteggere l’ambiente. Molti esperti suggeriscono di promuovere forme di turismo sostenibile e di educare i turisti sull’importanza di proteggere i ghiacciai non solo per il loro valore estetico, ma anche per il loro ruolo cruciale nel mantenimento degli ecosistemi montani e delle risorse idriche. I ghiacciai, infatti, regolano il flusso dei fiumi e sono una riserva d’acqua dolce fondamentale. La loro scomparsa potrebbe avere conseguenze devastanti per milioni di persone che dipendono da queste risorse.
Mentre il turismo verso i ghiacciai continua a crescere, è fondamentale che si sviluppi una maggiore consapevolezza ambientale. Il 2025 sarà l’Anno Internazionale dei Ghiacciai, un’opportunità unica per sensibilizzare la popolazione mondiale sull’urgenza di agire per preservare questi fragili ecosistemi. La visita a un ghiacciaio, per quanto possa essere un'esperienza emozionante e un’opportunità di contatto con la natura, non dovrebbe limitarsi a contemplare qualcosa di straordinario prima che scompaia, ma diventare un’occasione per riflettere sulle nostre responsabilità verso il Pianeta e per sostenere azioni concrete per la sua protezione.
Attività da proporre alla classe
L'analisi dei dati reali è un modo efficace per comprendere il cambiamento climatico e i suoi effetti sui ghiacciai. In questa attività, gli studenti utilizzeranno i dati del Copernicus Climate Change Service (C3S) per esplorare le variazioni della massa glaciale in diverse regioni del mondo. Attraverso l'interpretazione di questi dati, avranno l'opportunità di visualizzare come il cambiamento climatico stia influenzando i ghiacciai a livello globale.
- Gli/le studenti/esse accedono al sito e il/la docente spiega brevemente il ruolo del C3S nella raccolta dei dati climatici.
- In gruppi, studenti e studentesse scelgono una regione specifica (ad esempio, Alpi, Groenlandia, Himalaya) per analizzare i dati relativi alla variazione della massa glaciale.
- Ogni gruppo scarica il set di dati e lo importa in un foglio di calcolo, creando grafici che illustrano l'andamento della massa glaciale negli ultimi decenni.
- Gli studenti interpretano i grafici, identificando tendenze e possibili correlazioni con eventi climatici.
- I gruppi presentano i loro risultati, evidenziando come il cambiamento climatico abbia influito sul ritiro dei ghiacciai nelle regioni analizzate.
- Discussione finale con la classe sui dati emersi, l'importanza di monitorare i ghiacciai e possibili soluzioni per mitigare il loro