Earth Day o Earth Overshoot Day(s)?
di Ylenia Nicolini
- Materie coinvolte: Biologia
Earth Day o Earth Overshoot Day(s)?
Il prossimo 22 aprile il mondo celebra la Giornata della Terra (Earth day), la più grande manifestazione internazionale dedicata al nostro Pianeta. Come ogni anno, da ormai 53 anni, l’Earth day mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della sostenibilità ambientale e della salvaguardia del mondo in cui viviamo.
Appare ormai scontato ricordare che la richiesta di risorse naturali, da parte dell’uomo, ha di gran lunga superato la capacità del pianeta di rigenerarle in tempi brevi. Siamo in sovra-sfruttamento (overshoot) ecologico: serve infatti più di un anno e mezzo per ripristinare le risorse terrestri consumate da Homo sapiens nell’arco di un solo anno.
Ma quando ci siamo accorti di tutto ciò?
Già a partire dalla seconda metà del XX secolo, le diseguaglianze nella distribuzione della ricchezza e i primi segni della crisi ecologica hanno acceso il dibattito sulla sostenibilità: le precedenti idee di progresso, crescita, sviluppo economico dovevano essere ripensate per evitare il collasso dei sistemi naturali. Così, negli anni ‘70-’80, si afferma la consapevolezza che le risorse naturali terrestri vanno protette e tutelate e nel 1987 la Commissione Mondiale sull’ambiente e lo sviluppo pubblica il Rapporto Brundtland in cui si dichiara che «Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni» (Figura 1). È così che nasce la prima definizione di sviluppo sostenibile, un concetto imprescindibile da cui dipende il futuro di tutti noi.
Ma quando ci siamo accorti di tutto ciò?
Già a partire dalla seconda metà del XX secolo, le diseguaglianze nella distribuzione della ricchezza e i primi segni della crisi ecologica hanno acceso il dibattito sulla sostenibilità: le precedenti idee di progresso, crescita, sviluppo economico dovevano essere ripensate per evitare il collasso dei sistemi naturali. Così, negli anni ‘70-’80, si afferma la consapevolezza che le risorse naturali terrestri vanno protette e tutelate e nel 1987 la Commissione Mondiale sull’ambiente e lo sviluppo pubblica il Rapporto Brundtland in cui si dichiara che «Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni» (Figura 1). È così che nasce la prima definizione di sviluppo sostenibile, un concetto imprescindibile da cui dipende il futuro di tutti noi.
Per promuovere la sostenibilità, il Global Footprint Network (GFN), associazione internazionale che, ogni anno, calcola la “spesa” ecologica di tutti i Paesi del mondo, ha sviluppato degli indici che consentono di monitorare l’impatto umano sulla Terra. Grazie a questi strumenti, è stato possibile compiere una stima dell’Earth Overshoot Day (EOD), il giorno in cui l’umanità esaurisce le risorse rinnovabili che la Terra può rigenerare in quel dato anno. Se nel 1961 il mondo era ancora in “credito ecologico”, nel 1970 l’esaurimento delle risorse ha portato la data al 29 dicembre. Da allora, anno dopo anno, l’Earth Overshoot Day ha continuato ad anticipare, cadendo il 12 ottobre nel 1991, il 23 settembre nel 2000, il 7 agosto nel 2010, il 1° agosto nel 2018 e il 28 luglio nel 2022. L’unico anno in cui la data ha posticipato rispetto all’anno precedente è stato il 2020, durante il quale la pandemia da COVID-19 ha invaso il mondo provocando un forte calo delle attività economiche umane. Nonostante nel 2020 il SARS-CoV-2 abbia fatto retrocedere l’EOD di oltre tre settimane, va ricordato che ogni anno, a partire dal giorno di overshoot, l’intera umanità si sta indebitando con il pianeta, saccheggiando le risorse della Terra, producendo troppi rifiuti, inquinando la biosfera e accumulando diossido di carbonio nell’atmosfera.
Da ormai decenni gli scienziati di tutto il mondo riconoscono l’interdipendenza tra ecosistemi, biodiversità, clima e società umane. Tuttavia, anche se la scienza riconduce il riscaldamento globale alle attività umane sollecitando di passare all’azione, l’apparenza è che questa tematica, tanto attuale quanto sconfortante, non faccia più notizia. Come evidenziato dal divulgatore scientifico Ruggero Rollini, lo scorso marzo 2023 è uscito il Synthesis Report del sesto Assessment dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) sul cambiamento climatico, eppure la notizia è passata del tutto inosservata. Data l’emergenza ambientale in cui ci troviamo, perché la pubblicazione del Report dell’IPCC sul cambiamento climatico, sui suoi impatti e rischi diffusi dovrebbe passare in secondo piano?
Da ormai decenni gli scienziati di tutto il mondo riconoscono l’interdipendenza tra ecosistemi, biodiversità, clima e società umane. Tuttavia, anche se la scienza riconduce il riscaldamento globale alle attività umane sollecitando di passare all’azione, l’apparenza è che questa tematica, tanto attuale quanto sconfortante, non faccia più notizia. Come evidenziato dal divulgatore scientifico Ruggero Rollini, lo scorso marzo 2023 è uscito il Synthesis Report del sesto Assessment dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) sul cambiamento climatico, eppure la notizia è passata del tutto inosservata. Data l’emergenza ambientale in cui ci troviamo, perché la pubblicazione del Report dell’IPCC sul cambiamento climatico, sui suoi impatti e rischi diffusi dovrebbe passare in secondo piano?
Attività da proporre alla classe
Nel 2022, l’Earth Overshoot Day è caduto il 28 luglio. Ma che cosa sappiamo dell’Earth Overshoot Day italiano? Effettua una ricerca in Internet sulle date dell’Earth Overshoot Day in Italia a partire dagli anni ‘90 in poi. Inserisci i dati in una tabella e costruisci un grafico su Excel che ti consenta di illustrare alla classe come è variata tale data nel nostro Paese nel corso degli anni.
Sitografia
Bibliografia
Lin, D., Hanscom, L., Murthy, A., Galli, A., Evans, M., Neill, E., ... & Wackernagel, M. (2018). Ecological footprint accounting for countries: updates and results of the National Footprint Accounts, 2012–2018. Resources, 7(3), 58.
Sachs, J. D., Schmidt-Traub, G., Mazzucato, M., Messner, D., Nakicenovic, N., & Rockström, J. (2019). Six transformations to achieve the sustainable development goals. Nature sustainability, 2(9), 805-814.
Sachs, J. D., Schmidt-Traub, G., Mazzucato, M., Messner, D., Nakicenovic, N., & Rockström, J. (2019). Six transformations to achieve the sustainable development goals. Nature sustainability, 2(9), 805-814.