Una volta fatto schiavo, i luoghi prevalenti di destinazione dove esercitare il mestiere erano in aree abbastanza diversificate: campagna, città, mare (i rematori nelle navi da guerra o di commercio), cave e miniere (soprattutto per l'estrazione dei metalli pregiati).
La schiavitù rurale era quella che comprendeva i braccianti, i contadini, gli allevatori che lavoravano nelle villae. Questi schiavi godevano di condizioni di vita infime. Il loro lavoro era molto faticoso e poco qualificato. Il trasferimento dalla famiglia urbana a quella rustica veniva considerato come una punizione. A capo degli schiavi di campagna era il fattore, assistito dalla moglie.
In citt? invece venivano impiegati per attività artigianali: vasai, decoratori, carpentieri, muratori, lavoratori del cuoio, o industriali (fabbricare tessuti). Questi schiavi godevano di condizioni di vita migliori e il loro lavoro era più qualificato. Ma vi erano anche quelli dediti alla costruzione di strade e alle opere pubbliche, o quelli che dovevano far girare in catene la ruota del mulino, che sicuramente svolgevano lavori molto più duri.
Gli schiavi pubblici, cioè quelli appartenenti alla stato, erano i banditori (praecones), i messi statali (viatores), i custodi dei templi (aeditui).
Gli schiavi della familia urbana si occupavano di mansioni diversissime: alcuni erano medici, chirurghi oppure barbieri, pasticceri, camerieri, cuochi; altri accompagnavano a scuola i figli del padrone (pedissequi, capsarii), tenevano l?amministrazione del patrimonio (dispensatores, procuratores), aiutavano i padroni nelle complesse operazioni del bagno (aliptae, iatraliptae, unctores) o nel pulire e accendere la lampade a olio; altri ancora, pi? colti, si occupavano dell?istruzione dei figli del padrone stesso (paedagogi), insegnavano la loro lingua madre, specialmente il greco (gramatici), copiavano lettere o documenti (scribae), leggevano libri ai membri della famiglia (lectores), stenografavano (notarii), curavano la biblioteca (bibliothecarii), infine altri si occupavavno della corrispondenza scrivendo lettere (amanuenses) o con funzioni di postini (tabellarii) o erano addetti alla pulizia delle suppellettili, della casa e degli indumenti.In genere gli schiavi provenienti dall'oriente ellenistico erano adibiti a funzioni domestiche (anche come maestri dei figli dell'aristocrazia) o artigianali cittadine, perch? meno robusti e pi? acculturati dei loro colleghi italici, germanici, iberici.