Il gladiatore era un particolare lottatore tipico della cultura e civilt? romane; il suo nome deriva dal gladio, una piccola spada corta usata molto spesso nei combattimenti. La pratica delle lotte di gladiatori proviene probabilmente dall?Etruria e, come molti altri aspetti della cultura etrusca, fu subito adottato dai romani. La loro origine ? da ricollegare al cosiddetto munus (termine che in latino ha il doppio significato di incarico e di dono) e cio? all'abitudine dei personaggi pi? facoltosi di offrire al popolo, a proprie spese, pubblici spettacoli in occasione di particolari circostanze, come ad esempio, duelli all'ultimo sangue fra schiavi, in occasione del funerale di qualche congiunto.
Il primo spettacolo con gladiatori si svolse, probabilmente, nel 264 a.C. Nel 105 a.C. i giochi divennero pubblici. Nel IV secolo, l?imperatore Costantino, dopo aver abbracciato la fede cristiana, li proib? . I combattenti potevano anche essere dei veri professionisti agguerriti o, dei nuovi gladiatori inesperti, dei condannati, (criminali, schiavi, galeotti, prigionieri di guerra, cristiani,?), o degli uomini liberi, senza distinzioni di razza n? di sesso, (i combattimenti di femmine, estremamente rari, erano sempre quelli pi? richiesti.). I galeotti ed i prigionieri di guerra, particolarmente agguerriti per essere sopravvissuti ad anni di lotte e di sofferenze, erano i pi? ricercati. Molto spesso, originari di terre lontane, (Numidia, Tracia, Germania?), essi si proponevano volentieri, in modo da poter progredire in questa carriera. Era infatti inconcepibile per un romano inserire in un combattimento di gladiatori qualcuno che non fosse volontario.
L?addestramento era ancora pi? approfondito di quello praticato nelle scuole militari romane . Essi praticavano la scherma, il maneggio di armi particolari, e miglioravano la loro condizione fisica con faticosissimi allenamenti. La gladiatura divenne, sotto l?era cristiana, uno sport di alto livello a Roma, ed i centri di addestramento rivaleggiavano tra loro, gli uni contro gli altri, nel cercare di produrre i migliori combattenti. Le condizioni di vita per i gladiatori, erano eccezionali in quanto essi avevano accesso libero a tutte le serate mondane organizzate a Roma e nei suoi dintorni. L?addestramento era la loro vera estrema costrizione e occorreva aver cura di questi autentici atleti, dei loro momenti di rilassamento e del prestigio della loro reputazione.