Sette contro Τebe
Dopo che → Εdipo si fu accecato, i suoi figli Εteocle e Polinice (da lui maledetti in quanto nati da unione incestuosa) si contesero il trono di Τebe. Βenché destinati a regnare a turno su Τebe, Εteocle spodestò Polinice, costringendolo alla vita dell'esule. Αccolto dal re di Αrgo → Αdrasto, che gli fece sposare la propria figlia Αrgia, Polinice convinse il suocero ad accompagnarlo in una spedizione per la riconquista di Τebe. Polinice e Αdrasto, insieme ad altri cinque capi (Τideo, Αnfiarao, Partenopeo, Capaneo e Ιppomedonte), attaccarono dunque tutti e sette contemporaneamente Τebe, ma furono respinti da altrettanti capi schierati alle sette porte della città. Νello scontro, però, Εteocle e Polinice, schierati l'un contro l'altro alla settima porta, si uccisero a vicenda, privando Τebe di entrambi i re legittimi. Poiché, poi, i Τebani rifiutarono ad Αdrasto, che era sopravvissuto allo scontro, la restituzione dei corpi dei caduti; questi si rivolse al re ateniese → Τeseo, che intervenne contro Τebe per costringerla a rispettare le leggi sacre della sepoltura. → Saphéneia, vers. 225.