Làio
Figlio di Labdaco, re di Tebe e marito di Giocasta. Un oracolo gli aveva vaticinato di non avere figli, perché il ragazzo da lui nato lo avrebbe un giorno ucciso; ma, disobbedendo a quella profezia, Laio si unì ubriaco alla propria moglie Giocasta, generando → Εdipo. Laio fece allora esporre il neonato, che, a sua insaputa, venne salvato e adottato dai sovrani di Corinto. Gli ultimi anni di regno di Laio furono funestati da varie calamità, tra cui quella della sfinge, un mostro inviato dagli dei che, imperversando per i luoghi intorno a Tebe, divorava chiunque fosse incapace di rispondere ai suoi enigmi. Mentre si recava dall'oracolo per chiedere in che modo avrebbe potuto sconfiggere la sfinge, Laio si imbatté in Edipo e, essendo scoppiata una lite tra i due, venne ucciso dal suo stesso figlio che ne ignorava l'identità. → Saphéneia, vers. 33.