Zosimo

Vita Pochissimo sappiamo della vita di Ζosimo, che fu attivo in qualità di advocatus fisci (ossia, avvocato incaricato della difesa dei beni dello stato) negli uffici della burocrazia imperiale bizantina tra V e VI sec. d.C.

Opera Di Ζosimo resta un'opera in 6 libri intitolata Storia Nuova, rimasta incompleta, con tutta probabilità, per la morte dell'autore. 

Caratteristiche generali dell'opera È incerto a cosa si riferisca il titolo Storia Nuova, anche se sembra improbabile, come credeva il patriarca costantinopolitano Fozio (IΧ sec. d.C.), che esso indichi che ci troviamo dinanzi alla seconda edizione di un'opera già pubblicata. Il libro I presenta un rapido excursus storico dalla guerra di Troia all'impero di (sto →) Aureliano (270-5 d.C.), con cui inizia la trattazione vera e propria che si interrompe con l'assedio di Roma da parte del re dei Visigoti (sto →) Alarico (410 d.C.). Quel che contraddistingue l'opera di Ζosimo è l'impostazione ferocemente anticristiana, che emerge a partire dal ritratto fortemente negativo del primo imperatore cristiano (sto →) Costantino. Ζosimo, che ha tenuto presente diverse fonti storiche, ama mettere a confronto il proprio lavoro con l'opera di Polibio: costui, infatti, avrebbe descritto l'ascesa di Roma; mentre la Storia Nuova si proponeva di illustare le ragioni della decadenza dell'Impero, spiegate come effetto dell'abbandono della fede pagana a favore di quella cristiana. Una tale impostazione, ovviamente, rendeva impossibile una trattazione obiettiva, e nondimeno la Storia Nuova costituisce una testimonianza affascinante quanto complessa del paganesimo morente.

Lingua e stile La lingua adoperata da Ζosimo è l'attico modellato sugli autori pagani del V-IV sec. a.C. secondo gli insegnamenti dells retorica atticista. Quanto allo stile vale la pena di ricordare il giudizio di Fozio (patriarca di Costantinopoli vissuto nel IΧ sec.) che definiva Ζosimo autore «conciso, chiaro, terso, non privo di grazia». Di fatto, Ζosimo evita i periodi complicati (cari, invece, a Cassio Dione e agli imitatori dell'opera tucididea), e imposta la narrazione in maniera chiara e lineare, evitando di porre discorsi fittizi e retoricamente elaborati in bocca ai suoi personaggi.

Vedi versioni 519-526, alle pp. 465-469 di Saphéneia.

@LibroPiù: Nuove versioni

677 Sintesi delle guerre persiane***
678 Sintesi delle imprese di Αlessandro Μagno**