Apollodoro di Atene
(gr. Apollódoros; lat. Apollodorus)
Formatosi alla scuola dello stoico Diògene di Babilonia, Apollodoro (ca. 180-120/110 a.C.) collaborò poi ad Alessandria con Aristarco; si stabilì probabilmente per un certo periodo a Pergamo, per poi vivere, più tardi, ad Atene. Studioso dai molteplici interessi, fu autore di diverse opere, tra cui i Chroniká, nei quali si raccontavano gli eventi storici, politici e militari dalla presa di Troia (1184/1183 a.C.) fino al 146/145 a.C. (un’appendice aggiunta al IV libro proseguiva fino al 120/110), oltre a fatti di filosofia, letteratura e arte. La datazione degli eventi era basata sulla lista degli arconti attici. Composta in trimetri giambici, per meglio favorire la memorizzazione, l’opera era dedicata ad Attalo II re di Pergamo. Di Apollodoro sono anche il Perì theôn, resoconto sulla religione greca molto utilizzato dagli scrittori tardi, ed un commentario in 12 libri all’omerico Catalogo delle Navi, che ragguagliava sulla geografia omerica e sui cambiamenti avvenuti successivamente. Tra i suoi molti possibili lavori si devono considerare commenti ed edizioni critiche dei poeti comici Epicarmo e Sofrone e un etimologico, forse il primo a opera di un grammatico alessandrino.
[Elena Esposito]