Alèssi

(gr. Alexis; lat. Alexis)

Poeta comico greco (ca. 375-275 a.C.), originario di Turii (vicino a Sibari) in Magna Grecia. Secondo le fonti antiche passò la maggior parte della sua vita ad Atene, scrisse 245 opere e ottenne diversi premi. Rimangono circa 140 titoli e 340 frammenti. Benché sia considerato un autore della Commedia di Mezzo, nei resti della sua produzione già si colgono elementi caratteristici della Commedia Nuova: il personaggio del parassita (parásitos) quasi certamente ricevette tale nome a partire da Alessi; nella commedia Agonis, che prevede l’innamoramento nei confronti di una cortigiana, l’inganno e infine il riconoscimento, si nota un intreccio tipico della Commedia Nuova. Secondo quanto è possibile evincere dai titoli, alcune delle sue commedie dovevano presentare contenuti mitologici trattati in chiave parodica (Elena, Sette contro Tebe, Medea, Odisseo tessitore); oppure affrontare temi di attualità e di satira politica. In generale, dai frammenti emerge un’immaginazione notevolmente fantasiosa. L’arte di Alessi ha con ogni probabilità influenzato Menandro e la sua fama è durata fino all’età romana: alcune delle sue commedie sembrano anzi aver costituito i modelli per quelle latine (il Poenulus di Plauto pare in parte derivare dal Charchedonius di Alessi).

[Elena Esposito]