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III
Presentazione
I
l lungo viaggio della lingua inglese tra non molto entrerà nel secondo millennio di vita
dell’Inghilterra moderna, tradizionalmente nata nel 1066. Dove porterà il viaggio è difficile
dire, in un mondo che cambia a grande velocità ed è sempre più globale, ma per il momento
la posizione dell’inglese come lingua franca è più che mai salda, anzi se possibile rafforzata in un
pianeta che parla, scrive, compone canzoni, produce film, pubblicità, e videogiochi nella lingua
che, tutto sommato, è ancora quella di Shakespeare (incidentalmente, votato come “inglese del
millennio” nei sondaggi di fine secolo scorso).
Sull’idea del viaggio è stata concepita
Millennium
, antologia di letteratura e civiltà dei paesi di
lingua inglese. Come in un viaggio di esplorazione e scoperta, lo studente avrà in mano un
log book
,
un diario di bordo su cui sono registrati, dal Medioevo ai giorni nostri, gli avvenimenti della cultura
e della lingua inglese, i personaggi incontrati sul percorso, le conversazioni di quegli incontri:
le opere più rappresentative dei grandi autori, ma anche personaggi, accadimenti e brani non
mainstream
e però rivelatori della civiltà di lingua inglese e dei nuovi fenomeni di comunicazione
del mondo moderno. Al termine di ogni periodo storico e culturale, “Millennium Overview”
apre una finestra sul mondo contemporaneo, a mostrare quanto le radici della lingua e cultura
inglese siano ancora visibili sotto le innovazioni tecnologiche: le migrazioni di Shakespeare dai
teatri tradizionali alla fantascienza, ai manga giapponesi, agli ospedali e ai caffè di Manhattan
dove le sue opere sono rilette e rivissute dalla gente comune, ad esempio; o la nascita dei musei
con la fondazione del British Museum, alla metà del XVIII secolo; o, ancora, la fabbrica dei
sogni che agli inizi del Novecento nasce a Hollywood. Nella seconda parte di ogni volume lo
studente troverà invece una serie di mappe, che una volta aperte indicheranno percorsi veri e di
fantasia, temi universali che ci coinvolgono ancora oggi:
Maps of places
, da Londra a New York alla
California all’Africa;
Maps of the heart
, come “Magic and the supernatural”, “Love”, o “The pity of
war”;
Maps of the mind
, come “A space Odyssey”, “Knockin’ on heaven’s door”, “The undiscovered
country”.
Millennium
è rivolta all’interpretazione del presente, tenendo conto delle nuove norme
ministeriali (ampio spazio alla lingua e alla cultura di un paese), ma ancora prima di una necessità
didattica sempre più avvertita da insegnanti e studenti: la conoscenza e l’apprendimento della
letteratura passano necessariamente attraverso la lingua, e sono rinforzati da un’immersione nella
cultura che quella lingua ha contribuito a formare. Da qui un lavoro capillare con esercizi di
“Language through literature” (che attraverso chiare indicazioni grafiche propongono un’analisi
linguistica dei testi letterari), esercizi di
visual analysis
(immediata comprensione dei testi attraverso
l’impatto visivo), “Vocabulary building”, esercizi di preparazione al First Certificate of English
(FCE). L’approfondimento delle competenze linguistiche e lessicali passa anche attraverso una
serie di attività guidate che coinvolgono le quattro abilità: esercizi di “Guided analysis”, “Guided
summary” e “Writing NES” (per il Nuovo Esame di Stato), ausilii didattici come “How to”
(prendere appunti, scrivere un riassunto, etc.). Numerose sono anche le schede sui generi letterari
e quelle di collegamento ad altre discipline (storia, altre letterature, scienze, filosofia, arte).
Per l’ampiezza dell’offerta di testi e temi, un discorso a parte meriterebbero le sezioni online
e su CD di
Millennium
, illustrate nei risvolti della copertina. Solo alcune cifre: i brani proposti in
“Text Store”, in aggiunta a quelli contenuti nell’edizione cartacea, sono 130, tutti accompagnati da
esercizi; i “MillenniumTopics”, temi di rilevanza storica e culturale, sono 18; oltre a test interattivi,
esercizi per il recupero e il potenziamento.
Last but not least
, si è voluto rendere attraverso un layout
tipografico originale e immagini meno tradizionali la realtà di una civiltà (non solo di lingua
inglese) ormai fortemente visiva, in cui i classici e la parola si stanno aprendo nuove strade, a volte
sorprendenti, ma sempre affascinanti da percorrere.
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