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L’avventura
I grandi classici dell’avventura
Tra gli scrittori di romanzi d’avventura dell’Otto-
cento, bisogna ricordare innanzitutto i francesi
Ale-
xandre Dumas padre
− autore intorno alla metà
del secolo di opere celebri come
I tre moschettieri
e
Il conte di Montecristo
− e
Jules Verne
, che prati-
cò diversi generi, ma scrisse romanzi d’avventura
perfetti come
Michele Strogoff
e
Il giro del mondo in
ottanta giorni
; i britannici
Robert Louis Steven-
son
− la cui
Isola del tesoro
è forse il più bello dei
romanzi d’avventura ottocenteschi − e
Rudyard
Kipling
, autore dei due
Libri della giungla
e di molte
altre opere legate all’India; l’italiano
Emilio Salga-
ri
, attivo tra la fine del secolo e l’inizio del Nove-
cento, inventore di personaggi ancor oggi vivi nella
memoria dei lettori, come Sandokan e i suoi pirati
della Malesia o il Corsaro Nero.
Questi scrittori appartengono per lo più all’ambito
della
letteratura di intrattenimento
: le loro opere
sono gradevoli e spesso ben scritte, ma si propon-
gono soprattutto di divertire il lettore, di offrirgli
un momento di evasione e di distrazione, e non
contengono riflessioni particolarmente originali
o complesse. Ben diverso è il caso di altre ope-
re, anch’esse appartenenti al genere avventuroso,
che si annoverano tra i capolavori della letteratura
mondiale: ricordiamo quelle dello statunitense
Her-
man Melville
(contemporaneo di Dumas), autore
di
Moby Dick
, e quelle del polacco naturalizzato
inglese
Joseph Conrad
(contemporaneo di Salga-
ri), cui si devono
Cuore di tenebra
e
La linea d’ombra
.
Il genere oggi
Dal Novecento a oggi, la narrativa d’avventura ha
conservato i caratteri fondamentali assunti nel XIX
secolo:
realismo di fondo
,
ambientazioni esotiche
,
ritmo molto vivace
, ampio ricorso a
suspense
e
colpi di scena
. Naturalmente, i temi affrontati sono
quelli del nostro tempo: così, per esempio,
Congo
di
Michael Crichton
[ p. 253]
riprende l’ambienta-
zione di
Cuore di tenebra
di Joseph Conrad, ma non
parla di esplorazioni o colonizzazione, bensì di ri-
cerca di diamanti per uso industriale e dei rapporti
fra scienza, industria e apparati militari.
Il quinto
giorno
di
Frank Schätzing
, come
Ventimila leghe sotto
i mari
di Jules Verne – un’opera che lega l’avventura
alla fantascienza
[ p. 301]
− ci porta negli abissi
oceanici, ma per parlarci di come la natura si ribel-
la alle devastazioni ambientali provocate dall’uomo.
Numerosi romanzi di
Wilbur Smith
sono ambien-
tati nell’Africa australe e affrontano temi come il
contrabbando di pietre preziose, la caccia di specie
protette, la salvaguardia dell’Antartide…
Come nell’Ottocento, anche oggi l’avventura è un
genere cui fanno riferimento sia romanzi di in-
trattenimento sia opere più originali, complesse
ed elaborate, che possono avere un grande valore
letterario. Per esempio,
L’opera al nero
di
Marguerite
Yourcenar
non è soltanto un romanzo storico, ma
anche un grande (e difficile) romanzo d’avventu-
ra ambientato nel Cinquecento;
Italo Calvino
ha
intitolato “avventure” (
L’avventura di una bagnante
,
L’avventura di un impiegato
,
L’avventura di due sposi
ecc.) i racconti della sua raccolta
Gli amori difficili
…
Come abbiamo già detto, alcuni elementi tipici del-
la narrativa d’avventura si ritrovano anche in altri
generi letterari, dal romanzo storico al poliziesco,
dalla fantascienza al fantasy. L’avventura, oggi co-
me sempre, è
metafora
universale della vita stessa.
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