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un’urna, a condizione che tutte le palline siano uguali e abbiano la stessa probabilità di
essere estratte. Per capire cosa significa “scelta casuale” facciamo un esempio. Supponia-
mo di avere una popolazione di 100 famiglie (
N
=100) residenti in un quartiere di una
città, e immaginiamo di volere condurre un’indagine sulle abitudini relative ai consumi
in questo quartiere. Si dispone di un elenco di tutte le famiglie in cui ogni famiglia è
etichettata
con un numero che va da 1 a 100. Abbiamo dunque la famiglia numero 1,
la famiglia numero 2 e così via. Immaginiamo
ora di avere un’urna con 100 palline numerate da
1 a 100 e che il campione da estrarre deve essere
composto da 10 unità statistiche, cioè famiglie
(
n
=10). Una volta mescolate le palline nell’urna,
si procede a estrarre una alla volta 10 palline e
si registrano i relativi numeri. Supponiamo di
avere estratto questa sequenza di palline: 5-22-
13-45-86-51-27-4-81-36. Utilizzando la lista si
individuano le famiglie corrispondenti a questi
numeri, e queste dieci famiglie sono quelle che
formano il campione. Sul campione verrà poi
svolta l’indagine con la raccolta di una serie di
dati tramite questionario. Ovviamente questo
esempio è solo ipotetico perché nella realtà si
usano i calcolatori elettronici per l’estrazione di
numeri casuali, ma l’urna rimane il paradigma
fondamentale per capire le tecniche di campio-
namento casuale.
Se invece di estrarre i numeri casuali andassimo nel quartiere e iniziassimo a bussare
alle case “a casaccio”, per consultare le famiglie fino a che non ne intervistiamo dieci,
allora il campione è non probabilistico, perché la scelta delle unità è dettata da ragioni
personali e non da una scelta casuale. Anche la partecipazione volontaria delle unità
non può rientrare nell’ambito del caso. Per esempio, nei
sondaggi d’opinione
televisivi
partecipano, volontariamente, solo alcuni degli spettatori che in quel momento hanno
scelto quel programma e che hanno voglia di telefonare. Sono esclusi tutti quelli che
non telefonano e, soprattutto, quelli che non stanno guardando il programma in quel
momento, i quali probabilmente la pensano in modo diverso riguardo l’argomento del
sondaggio. Quindi i campioni dei sondaggi televisivi non sono campioni probabilistici.
Nell’ambito delle due categorie di campionamento, probabilistico e non probabilisti-
co, esistono diverse tecniche di estrazione delle unità della popolazione, che verranno
esposte in seguito.
In definitiva, la caratteristica dei campionamenti probabilistici è che ciascuna unità
statistica della popolazione ha una probabilità nota di entrare a far parte del campione.
3
La probabilità
3.1 La definizione classica di probabilità
Anche se si tratta di un argomento molto vasto che esula dagli scopi di questo volu-
Un’urna per lotteria.
Lessico
Sondaggio d’opinio-
ne
Ricerca ed elabora-
zione di dati statistici
condotta con lo scopo
di conoscere l’opinione
di un gruppo di persone
relativa a uno specifico
argomento. I sondaggi
d’opinione di solito ven-
gono svolti rivolgendo
a un numero ristretto
di persone una serie di
domande, ed estrapo-
lando le risposte di un
gruppo più ampio in
un intervallo di confi-
denza secondo tecni-
che di tipo statistiche.
Il sondaggio d’opinione
che si occupa di estra-
polare i risultati eletto-
rali alla fine delle elezio-
ni si chiama
exit poll.
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