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Parte 1
La fonologia
Per effetto di questa compattazione in gruppi, le parole, nei punti in cui vengono
in contatto le une con le altre, subiscono delle modifiche che i linguisti chiamano
fenomeni fonetici di collegamento
(o anche
fenomeni di fonetica sintattica
), in quanto
sono dovuti agli incontri di fonemi che si trovano collegati all’interno di una sequenza
ordinata di parole. I più importanti fenomeni fonetici di collegamento sono l’
elisione
e il
troncamento
, che rientrano nel più generale fenomeno dell’
apòcope
(dal greco
apokopé
, ‘taglio’), la
prostèsi
e il
rafforzamento sintattico
.
6.1
L’elisione
L’
elisione
consiste nella
soppressione della vocale finale, non accentata (atona)
di una parola davanti alla vocale iniziale della parola seguente
. Graficamente
l’elisione è indicata dalla presenza, al posto della vocale caduta, del segno
dell’
apostrofo
, a segnalare che le due parole sono unite nella pronuncia ma
restano distinte nella grafia:
lo amico
l’amico
(nella pronuncia:
lamìco
)
L’elisione è
obbligatoria
:
con gli articoli
lo
e
la
e le
preposizioni composte
con tali articoli:
l’uomo
,
l’uva
,
dell’amico
,
all’antica
,
sull’opera
ecc.; l’elisione non avviene se la parola seguente
inizia per
i
consonantica:
la Iugoslavia
;
con l’aggettivo dimostrativo
quello / a
:
quell’inverno
,
a quell’epoca
; ma al femminile
le forme non elise (
quella ipoteca
) tendono a prevalere su quelle elise (
quell’ipoteca
);
con gli aggettivi
bello / a
e
santo / a
:
bell’e fatto
,
bell’amica
,
sant’Agostino
,
sant’Agata
;
ma al femminile le forme non elise (
bella opera
,
santa Elisabetta
) tendono a preva-
lere sulle forme elise (
bell’opera
,
sant’Elisabetta
);
con l’avverbio
ci
davanti a voci verbali comincianti per
e
:
c’è
,
c’erano
,
c’entra
;
con la congiunzione
anche
seguita dai pronomi personali
io
,
egli
,
essa
,
esso
,
essi
,
esse
:
anch’io
(raro
anche io
);
in alcune formule fisse come
senz’altro, tutt’al più
,
mezz’ora
,
tutt’altro
,
nessun’altra
,
alcun’altra, l’altr’anno
,
a quattr’occhi
,
pover’uomo
,
buon’anima
,
quand’anche
,
d’ora in
poi
,
d’altronde
,
fin d’allora.
L’elisione – che è anche un fatto soggettivo, legato a scelte espressive e stilistiche di tipo perso-
nale – è
facoltativa
:
con l’articolo maschile plurale
gli
e le preposizioni articolate composte con esso e
con l’aggettivo dimostrativo
quegli
, quando la parola seguente inizia con
i
:
gl’ita-
liani
oppure
gli italiani
(forma oggi più usata);
con l’articolo indeterminativo
una
:
un’amica
oppure
una amica
;
con il pronome personale maschile complemento di termine
gli
(= “a lui” e oggi
anche “a loro”), quando le parole seguenti iniziano con
i
:
gl’intimai
oppure
gli
intimai
;
con l’aggettivo dimostrativo
questo / a
:
quest’anello
oppure
questo anello
;
quest’amica
oppure
questa amica
;
con i pronomi personali
lo
e
la
, ma solo se non sussiste dubbio circa il genere
maschile o femminile:
l’invitai
oppure
lo invitai
,
la invitai
;
con le particelle pronominali
mi
,
ti
,
ci
,
si
,
vi
,
ne
:
m’avvicinai
oppure
mi avvicinai
;
non t’importa
oppure
non ti importa
;
ce n’è
oppure
ce ne è
;
con l’avverbio e congiunzione
come
:
com’è
oppure
come è
;
con la preposizione
di
:
uno sguardo d’intesa
oppure
di intesa
.