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La globalizzazione
politica
La scoperta dell’America, nel 1492, è stata il primo passo verso
l’ampliamento degli orizzonti politici, culturali, sociali ed economici
del pianeta. Essa ha dato inizio a un processo irreversibile, che noi oggi
chiamiamo “globalizzazione”.
Che cos’è la
globalizzazione?
Con il termine “
globalizzazione
” si
intende un
processo di integrazio-
ne
che nasce da fattori essenzial-
mente economici ma ha conseguen-
ze rilevanti anche sul piano politico,
culturale e sociale, attraverso cui Pa-
esi e persone anche molto distanti
fra loro entrano in contatto.
Questo processo favorisce la
circola-
zione di informazioni, beni di consu-
mo, denaro
in ogni parte del mondo.
Sul piano strettamente teorico l’idea
di “globalizzazione” ha avuto origi-
ne nell’ambito del
neoliberismo
,
dottrina economica che si è svilup-
pata a partire dagli anni Ottanta del
Novecento (
Cittadinanza e Costitu-
zione
, p. 191). Essa sostiene la ne-
cessità di liberare l’economia dagli
interventi dello Stato, privatizzare i
servizi pubblici (cioè vendere ai pri-
vati i servizi gestiti ordinariamente
dallo Stato) e fare pressione politica
sui governi perché vengano garantiti
diritti civili e politici e perché siano
adottati modelli istituzionali di tipo
democratico e occidentale. I mag-
giori organismi economici interna-
zionali, come la
Banca mondiale
e
il
Fondomonetario internazionale
,
e molti governi hanno seguito questa
impostazione, che ha dato la propria
impronta alla globalizzazione econo-
mica mondiale.
Passando ad analizzare il fenomeno
della globalizzazione dal punto di
vista storico, occorre dire, invece,
che non si tratta di un fenomeno del
tutto nuovo: per secoli, infatti, gli uo-
mini sono venuti in contatto fra loro
attraverso viaggi, migrazioni, scambi
di conoscenze e di merci perché da
sempre i popoli, le lingue, le culture
e le economie si trovano in
rappor-
to di interdipendenza
. Quello che
muta, nel corso del tempo, è la
for-
ma
assunta da tale interdipendenza.
La globalizzazione attuale ha rice-
vuto particolare impulso a partire
dalla
“scoperta” dell’America
nel
1492. Fondamentali sono state, in-
fatti, le scoperte geografiche fatte,
tra Quattrocento e Cinquecento, da
Portogallo e Spagna, prima, e in se-
guito anche da Olanda, Inghilterra,
Francia e Russia, quando civiltà e
popoli fra loro diversi cominciarono
a entrare in contatto.
Successivamente, il processo di glo-
balizzazione economica è stato favo-
rito dalla Rivoluzione industriale (ini-
ziata in Gran Bretagna nella secon-
da metà del Settecento), grazie alla
quale i sistemi economici dei singo-
li Paesi si sono aperti all’esterno e
si sono verificati i primi importanti
progressi tecnologici
(con l’inven-
zione, per esempio, della trazione
a vapore, del telefono, della radio).
Nel XX secolo poi il processo di globa-
lizzazione ha avuto uno sviluppo decisi-
vo per effetto di almeno due fenomeni:
a) la
caduta dei regimi comunisti
nell’Europa dell’Est
alla fine degli
anni Ottanta del Novecento, che
ha favorito la definitiva afferma-
zione degli Stati Uniti quale poten-
za mondiale non solo nell’ambito
economico, ma anche in quello
culturale, militare e politico;
b) lo
sviluppo dei mezzi di comu-
nicazione di massa
e, in parti-
colare, la diffusione planetaria di
Internet
: ciò, insieme ai progressi
verificatisi nel sistema dei traspor-
ti, ha reso possibile la diffusione
di vari tipi di “prodotti” (non solo
commerciali, ma anche culturali)
in ogni angolo del globo terrestre.
Dagli Stati nazionali
all’Europa…
Dopo la fine della Seconda guerra
mondiale (1945) la scena internazio-
nale si presentò con l’Europa degli
Stati nazionali divisa al suo interno
in due blocchi: il blocco degli Stati
occidentali, legati agli Stati Uniti, e
il blocco degli Stati orientali, legati
all’Unione Sovietica. Il dominio a li-
vello mondiale era ormai conteso fra
questi due Stati, protagonisti di un
fragile equilibrio (la cosiddetta “guer-
NELLA COSTITUZIONE:
Art. 11: «[l’Italia] consente, in condizioni di
parità con gli altri Stati, alle limitazioni di
sovranità necessarie ad un ordinamento
che assicuri la pace e la giustizia fra
le Nazioni; promuove e favorisce le
organizzazioni internazionali rivolte a tale
scopo»
LESSICO:
Banca mondiale, Fondo monetario
internazionale, Commissione europea,
Parlamento europeo, Consiglio europeo,
Banca centrale europea, ONU
Fondo monetario
internazionale (FMI)
Organizzazione internazionale che ha
sede negli Stati Uniti (a Washington)
ed è operativa dal 1946. È nata per pro-
muovere la cooperazione internaziona-
le in campo finanziario, incentivando la
crescita economica globale e sostenen-
do con le proprie risorse i paesi più de-
boli, così da attenuare gli squilibri nelle
posizioni dei suoi membri.
Banca mondiale
È la principale istituzione internaziona-
le che opera nel campo dello sviluppo
trasferendo risorse finanziarie ai Paesi
più poveri sotto forma di doni, prestiti
agevolati e investimenti azionari.
È stata fondata nel 1944 negli Stati
Uniti per definire nuove regole finan-
ziarie e regolare i rapporti commerciali
tra i principali Paesi industrializzati del
mondo. Ne fanno oggi parte quasi tutti
i Paesi del mondo (185 su 196).
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