Stretto fra l’Oceano e gli
Stati spagnoli, il Portogallo
imbocca la strada del
commercio marittimo.
All’inizio del Quattrocento i castigliani e gli aragonesi
dovevano ancora conquistare Granada, l’ultimo avam-
posto arabo nella Penisola iberica; lo avrebbero fatto
solo nel 1492. In Portogallo la
Reconquista
era finita da
circa due secoli, da quando nel 1249 era stata conqui-
stata la regione meridionale dell’Algarve, e i mori erano solo una presenza
attestata dall’altra parte del mare. Furono quindi i portoghesi ad aprire que-
sta nuova fase storica.
Piccolo Stato che contava circa mezzo milione di abitanti, il
Portogallo
ave-
va poche possibilità di sviluppo economico nell’agricoltura e nella pasto-
rizia, mentre per la sua posizione geografica trovava aperte le
vie del ma-
re
. L’espansione in quella direzione era dunque un fatto quasi naturale per
la società portoghese e infatti non a caso lo Stato e la corona riservarono
una particolare attenzione all’
ampliamento dei confini geografici e com-
merciali
del Paese. Esposto per evidenti ragioni di vicinanza alle velleità
espansionistiche della Castiglia, il Portogallo trovò nella
dinastia degli Avis
il simbolo della propria volontà di autonomia. Giovanni I d’Avis (1385-
1433), che nel 1385 aveva assicurato la corona a sé e alla sua dinastia, fu
il monarca che per primo diede inizio a una politica di costante appoggio
alle attività economiche e cantieristiche della borghesia.
Le tecniche della navigazione elaborate da catalani e italiani trovarono imi-
tatori attenti in Portogallo dove – d’altra parte - i mercanti genovesi e fio-
rentini avevano iniziato a investire capitali spinti dall’esigenza di ampliare
i propri commerci. Non a caso, prima Cristoforo Colombo e poi Amerigo
Vespucci avrebbero offerto i loro servigi al Portogallo.
La dinastia degli Avis
promuove la ricerca
cartografica, scientifica e
tecnica per affrontare la
navigazione oceanica.
Si attribuisce in genere al principe Enrico, durante il
lungo regno di Giovanni I, suo padre, il merito di aver
dato impulso allo studio scientifico e al perfeziona-
mento tecnico della navigazione.
Enrico
, detto appun-
to
il Navigatore
, raccolse intorno al 1420 nella sua re-
sidenza di Sagres, all’estremità sud-occidentale del Portogallo, una vera e
propria accademia di esperti e studiosi per organizzare e coordinare i viag-
gi e le esplorazioni
lungo le coste africane
. I problemi che essi dovettero
affrontare erano rilevanti, perché le difficoltà che la navigazione oceanica
portava con sé erano ben maggiori di quelle incontrate fino ad allora dai
navigatori abituati alle acque del Mediterraneo e alle coste atlantiche euro-
Il porto di Lisbona in una stampa
del XVI secolo. Lisbona fu conquistata
dagli arabi nel 711 e venne ripresa dai
cristiani solo nel 1147. Fiorente durante
il dominio musulmano, visse un nuovo
periodo di grande splendore nel XVI
secolo, quando divenne uno dei centri del
commercio europeo e il punto di partenza
di numerosi viaggi di esplorazione.
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